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Le parole di De Laurentiis nascondono un messaggio: ecco come il City può sbloccare il caso Koulibaly
Aurelio De Laurentiis ha dovuto ammetterlo ieri, dopo settimane e settimane in cui le indiscrezioni si sono rincorse senza sosta: ci sono seri problemi di rapporti tra il Napoli e il Manchester City, che risalgono all'estate 2018 e che risiedono nel passaggio pressoché concordato di Jorginho alla corte di Guardiola prima del sorpasso effettuato dal Chelsea del suo mentore Sarri. Problemi che stanno condizionando oggi i tempi della trattativa per il trasferimento in Premier League del difensore azzurro Kalidou Koulibaly.
VOGLIA DI CHIAREZZA - Il giocatore, al centro dei rumors di mercato ormai da un paio di estati a questa parte, ha tradito nei giorni scorsi i primi segnali di nervosismo durante il ritiro di Castel di Sangro (ieri è stato tra i più acclamati dai tifosi durante l'amichevole col Teramo): reduce com'è da un'annata molto complicata sotto il profilo del rendimento, anche per effetto della troppa incertezza sul suo futuro, ha manifestato alla società il desiderio che venga fatta chiarezza a breve sul quello che ne sarà di lui per poter avere la mente finalmente sgombra e proiettata solo alla sua professione. La sensazione è che, dopo 6 anni al Napoli e un percorso di crescita che lo ha consacrato come uno dei centrali difensivi più apprezzati in giro per l'Europa, il desiderio di mettersi alla prova in un altro campionato, in un ambiente estremamente competitivo come quello del City di Guardiola, lo stuzzichi e non poco.
L'OFFERTA GIUSTA - Serve però che la formazione inglese presenti a De Laurentiis quell'offerta in grado di far svanire in un colpo solo tutte le ruggini pregresse tra i due club: 75 milioni di euro più bonus, cifra lontana dai 110 rifiutati (con rimpianto) in passato dal presidente del Napoli per Koulibaly, ma perfettamente aderente a quanto servirebbe oggi per rientrare degli investimenti fatti tra gennaio (Rrahmani, Petagna, Demme, Lobotka e Politano) e in questa finestra di mercato (Osimhen) e riservarsi un tesoretto per puntellare ulteriormente la rosa di Gattuso. Il momento della verità potrebbe arrivare già nella prossima settimana, con buona pace di tutti.
VOGLIA DI CHIAREZZA - Il giocatore, al centro dei rumors di mercato ormai da un paio di estati a questa parte, ha tradito nei giorni scorsi i primi segnali di nervosismo durante il ritiro di Castel di Sangro (ieri è stato tra i più acclamati dai tifosi durante l'amichevole col Teramo): reduce com'è da un'annata molto complicata sotto il profilo del rendimento, anche per effetto della troppa incertezza sul suo futuro, ha manifestato alla società il desiderio che venga fatta chiarezza a breve sul quello che ne sarà di lui per poter avere la mente finalmente sgombra e proiettata solo alla sua professione. La sensazione è che, dopo 6 anni al Napoli e un percorso di crescita che lo ha consacrato come uno dei centrali difensivi più apprezzati in giro per l'Europa, il desiderio di mettersi alla prova in un altro campionato, in un ambiente estremamente competitivo come quello del City di Guardiola, lo stuzzichi e non poco.
L'OFFERTA GIUSTA - Serve però che la formazione inglese presenti a De Laurentiis quell'offerta in grado di far svanire in un colpo solo tutte le ruggini pregresse tra i due club: 75 milioni di euro più bonus, cifra lontana dai 110 rifiutati (con rimpianto) in passato dal presidente del Napoli per Koulibaly, ma perfettamente aderente a quanto servirebbe oggi per rientrare degli investimenti fatti tra gennaio (Rrahmani, Petagna, Demme, Lobotka e Politano) e in questa finestra di mercato (Osimhen) e riservarsi un tesoretto per puntellare ulteriormente la rosa di Gattuso. Il momento della verità potrebbe arrivare già nella prossima settimana, con buona pace di tutti.