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Le offerte per Koulibaly e Fabian non soddisfano, gli occhi della Premier su Zielinski: cosa rischia il Napoli
La speranza recondita di Luciano Spalletti ("Vorrei tenere tutti questi giocatori perché è una squadra forte") si scontrerà molto verosimilmente col sanissimo realismo che impone la delicata situazione economica del Napoli, club reduce da due mancate qualificazioni consecutive alla Champions League e costretto, come tanti altri, a rivedere al ribasso il proprio monte ingaggi. Da tempo i nomi di Kalidou Koulibaly e di Fabian Ruiz vengono indicati come quelli dei principali indiziati a fare le valigie per esigenze di cassa, ma al momento sul tavolo di Aurelio De Laurentiis non sono arrivate proposte di tale importanza da accontentare le sue richieste e l'ultima stagione in chiaroscuro non aiuta.
RISCHIO ZIELINSKI - In una sessione di mercato in cui le possibilità di spesa saranno ridotte quasi per tutti, pensare di poter portare a compimento l'obiettivo di fare plusvalenza attraverso una sola cessione di spessore ha maggiori possibilità di riuscita attraverso un calciatore in rampa di lancio e protagonista di un rendimento di alto livello negli ultimi tempi. Caratteristiche che si sposano a meraviglia con Piotr Zielinski, l'uomo che nell'ultimo contraddittorio campionato disputato dal Napoli è spiccato a livello di qualità e continuità. La sua migliore annata anche sotto l'aspetto realizzativo ha riacceso l'interesse dall'estero per il centrocampista polacco, in particolare dalla Premier League. Sotto contratto col Napoli fino a giugno 2024, Zielinski è tra i calciatori meglio pagati col suo ingaggio da 3,5 milioni di euro netti a stagione, ma ha davanti sé colleghi che pesano di più sul bilancio societario e si candidano maggiormente ad un ipotetico sacrificio: dai 6 milioni di Koulibaly al nutrito gruppo di giocatori il cui stipendio galleggia tra i 4,6 di Insigne ai 4 di Manolas, la lista delle priorità sembrerebbe preservare la mezz'ala classe '94, ma mai come in questa estate di pesante recessione sarà il mercato e il tipo ed il numero di offerte concrete ad indirizzare le strategie, anche quelle del Napoli.
LE LOGICHE DEL MERCATO - Come ha avuto modo di ricordare nella conferenza stampa della sua presentazione, Spalletti ha passato la palla al direttore sportivo Cristiano Giuntoli, impegnato a raccogliere e definire innanzitutto le partenze di quei calciatori che non rientrano nel progetto (Mario Rui, Ghoulam, Ounas, Malcuit) e poi a valutare ciò che arriverà per i top player vestiti di azzurro. Rinnovo di Insigne a parte, che diventa competenza di De Laurentiis e del capitano, l'idea di partenza di sacrificare uno tra Koulibaly e Fabian Ruiz rischia di cedere il passo ad una cessione più dolorosa sotto l'aspetto tecnico ma più "logica" e rispondente alle dinamiche del mercato per avere poi maggiori margini di manovra in entrata. Gli occhi della Premier su Zielinski, la speranza di Spalletti e i ragionamenti di De Laurentiis: le strategie del Napoli passano da tutto questo.
RISCHIO ZIELINSKI - In una sessione di mercato in cui le possibilità di spesa saranno ridotte quasi per tutti, pensare di poter portare a compimento l'obiettivo di fare plusvalenza attraverso una sola cessione di spessore ha maggiori possibilità di riuscita attraverso un calciatore in rampa di lancio e protagonista di un rendimento di alto livello negli ultimi tempi. Caratteristiche che si sposano a meraviglia con Piotr Zielinski, l'uomo che nell'ultimo contraddittorio campionato disputato dal Napoli è spiccato a livello di qualità e continuità. La sua migliore annata anche sotto l'aspetto realizzativo ha riacceso l'interesse dall'estero per il centrocampista polacco, in particolare dalla Premier League. Sotto contratto col Napoli fino a giugno 2024, Zielinski è tra i calciatori meglio pagati col suo ingaggio da 3,5 milioni di euro netti a stagione, ma ha davanti sé colleghi che pesano di più sul bilancio societario e si candidano maggiormente ad un ipotetico sacrificio: dai 6 milioni di Koulibaly al nutrito gruppo di giocatori il cui stipendio galleggia tra i 4,6 di Insigne ai 4 di Manolas, la lista delle priorità sembrerebbe preservare la mezz'ala classe '94, ma mai come in questa estate di pesante recessione sarà il mercato e il tipo ed il numero di offerte concrete ad indirizzare le strategie, anche quelle del Napoli.
LE LOGICHE DEL MERCATO - Come ha avuto modo di ricordare nella conferenza stampa della sua presentazione, Spalletti ha passato la palla al direttore sportivo Cristiano Giuntoli, impegnato a raccogliere e definire innanzitutto le partenze di quei calciatori che non rientrano nel progetto (Mario Rui, Ghoulam, Ounas, Malcuit) e poi a valutare ciò che arriverà per i top player vestiti di azzurro. Rinnovo di Insigne a parte, che diventa competenza di De Laurentiis e del capitano, l'idea di partenza di sacrificare uno tra Koulibaly e Fabian Ruiz rischia di cedere il passo ad una cessione più dolorosa sotto l'aspetto tecnico ma più "logica" e rispondente alle dinamiche del mercato per avere poi maggiori margini di manovra in entrata. Gli occhi della Premier su Zielinski, la speranza di Spalletti e i ragionamenti di De Laurentiis: le strategie del Napoli passano da tutto questo.