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Le lacrime di Endrick e la follia della crescita accelerata
Dunque per il momento Endrick ha ancora davanti a sé un corposo periodo di permanenza nel calcio brasiliano, dove peraltro è chiamato a giocare per una delle squadre di maggior rendimento degli ultimi anni, sia sul piano nazionale che sul piano internazionale. E il peso di un così precoce status da crack di mercato, unito alle responsabilità di dover vestire a soli 16 anni una maglia tanto pesante, rischia di diventare insostenibile per il ragazzo.
Di questa situazione di tensione si è avuta espressione clamorosa in occasione della gara giocata durante la scorsa notte italiana fra Palmeiras e Bragantino, valida per la decima giornata del campionato paulista e vinta 2-0 dalla squadra di casa. Ammonito al 36', Endrick è stato sostituito al 60' dall'allenatore portoghese Abel Ferreira per fare posto a Giovani. E poiché ha completato l'ennesima partita in cui, dall'inizio di questa stagione agonistica, non è riuscito a andare in gol, il ragazzo è scoppiato a piangere dopo essersi accomodato in panchina.
L'immagine del ragazzo che si copre il volto col fratino per non esibire le lacrime fa discutere, e non soltanto in Brasile. E il fatto che il ragazzo abbia pianto è stato confermato dal suo allenatore nella conferenza stampa post-gara. Ferreira sta cercando di gestire come può il ragazzo, sforzandosi di non fargli sentire troppo la pressione. Ma al tempo stesso non può certo fare a meno di utilizzare un calciatore che ha già dimostrato di essere “da Real Madrid”. Il risultato è che si è creata una situazione molto complicata, che rischia di bruciare un grande talento prima che avvenga la sua definitiva esplosione. E sullo sfondo si ripropone la questione della precocità, potrebbe diventare la vera emergenza degli anni a venire nel mercato internazionale dei trasferimenti.
@Pippoevai