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Italia e Roma, le due facce di De Rossi
COME PABLITO - Un altro gol, il ventesimo nella sua carriera azzurra, che lo posiziona al dodicesimo posto nella classifica dei marcatori di tutti i tempi, al pari di una leggenda come Paolo Rossi. Alla presenza numero 111, a una sola di distanza da un altro totem, Dino Zoff. Un rigore, come quello trasformato nella finale dei Mondiali del 2006, di cui De Rossi, insieme a Buffon e Barzagli, è uno dei pochi superstiti. Una rete in uno stadio che gli porta particolarmente fortuna, visto che quello segnato a Strakosha è il terzo al Barbera con la maglia dell'Italia, dopo quello alla Norvegia nel giorno del suo esordio, il 4 settembre 2004, e quello alla Bulgaria del 6 settembre 2015.
FUTURO IN BILICO - Numeri e prestazioni da leader, con l'Italia come con la Roma, con qui in questa stagione è tornato ad altissimi livelli. Ma tutto questo, ancora, non gli è valso la conferma per il prossimo anno. Il suo contratto è in scadenza al 30 giugno 2017 e durante la recente visita del presidente Pallotta non c'è stato nessun colloquio per arrivare a un prolungamento. Come anticipato qualche mese fa, la Juventus ci ha pensato, spinta anche dai senatori della Nazionale come Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini, ma De Rossi sembra avere le idee chiare sul futuro: se non resterà alla Roma, continuerà all'estero, tra il sogno Boca Juniors e la MLS.
@marcodemi90