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Le bordate di Conte fanno tremare l'Inter: ora Marotta deve sbrigarsi
LE BORDATE DI CONTE - Da Singapore, dunque, fulmini e saette che hanno fatto tremare i muri in viale della Liberazione, dove Ausilio e Marotta lavorano per sciogliere gli intricati nodi che Antonio Conte ha portato alla luce in conferenza stampa: «Le difficoltà ci sono e sono difficoltà importanti, se mi chiedete di essere onesto penso che siamo in ritardo sulla tabella di marcia rispetto a quello che avevamo previsto, sotto diversi punti. Adesso dovremo accelerare anche perché siamo stati molto chiari nel preparare un piano sia in entrata che in uscita e oggi comunque soprattutto in uscita siamo molto in ritardo perché non è uscito nessuno. Quindi dobbiamo accelerare tutti e pensare che davanti abbiamo una strada in salita. Sono fiducioso, ma mi aspettavo che a questo punto fossimo più avanti. I problemi se ci sono vanno risolti e noi siamo in ritardo. Dobbiamo darci tutti una mossa, chi ha tempo non aspetti tempo. Sapete quanto per me sia importante avere a disposizione i calciatori per poterci lavorare, poi capisco che ci sono dei tempi, ma è importante che poi alla fine, prima o dopo, le cose che abbiamo programmato e deciso insieme vengano rispettate».
UNDER PRESSURE - Colpi violentissimi, difficili da assorbire. Visione omnicomprensiva: entrate ma soprattutto uscite, perché la società ha imposto a Conte di estromettere Icardi e Nainggolan dal progetto, ma di fatto né l’uno né l’altro sono stati ancora venduti e ciò influisce negativamente sugli acquisti di Lukaku e Dzeko. “Bisogna accelerare, chi ha tempo non aspetti tempo”. Conte lo ripete più volte in conferenza, parla con onestà e senza fronzoli, sbatte sul tavolo le complicazioni dell’Inter guardandole dritto negli occhi: “Se ci sono problemi vanno risolti”, non coprirli sotto al tappeto, come aveva provato a fare Spalletti due estati fa, quando a luglio aveva promesso colpi ad effetto e ad agosto si era presentato in conferenza nel tentativo di incolpare i giornalisti per i titoli di mercato. Conte non sembra disposto a una simile marcia indietro. Tutti avvisati. Ausilio e Marotta non temono brutte figure, anzi, sono attesi a Nanchino per la sfida contro la Juve e per quella data sono sicuri di aver sistemato molte delle grane che in questo momento tengono in ansia Antonio Conte. In casa Inter si lavora sotto pressione e da sempre questo è un elemento che permette di raggiungere gli obiettivi prefissati.