
Le 5 cose che non sai sulla finale di Champions: dalla premiazione in epoca Covid alla gara che si giocò due volte

5) L'emergenza Covid ha obbligato la Uefa a organizzare la prima finale di Champions a porte chiuse: la premiazione sarà tuttavia classica, con la consegna di trofeo e medaglie da parte del presidente Ceferin. I protagonisti, dirigenti Uefa e calciatori, potranno non indossare le mascherine in quanto tutti negativi ai test.

Prima apparizione in finale per il Psg: le ultime sei squadre all'esordio in finale hanno sempre perso. L'ultimo successo è del Borussia Dortmund, che nel 1997 battè la Juve.

Il debutto del Bayern in finale, invece, fu singolare: nel 1974, la gara contro l'Atletico Madrid venne ripetuta dopo due giorni. All'epoca, infatti, il regolamento non prevedeva i rigori, ma la ripetizione dell'intero match: i bavaresi, dopo l'1-1 del primo incontro, trionfarono 4-0.

La squadra vincitrice della Champions League non può trattenere definitivamente il trofeo: dal 2009, infatti, la coppa resta alla Uefa, che la ritira dalla squadra campione in carica due mesi prima della finale, consegnando al club una replica. Fino al 2008, tuttavia, chi avesse vinto 5 titoli o 3 edizioni consecutive, ha potuto godere della possibilità di trattenere la coppa definitiva: un privilegio che spetta solo a Real Madrid, Ajax, Milan, Bayern Monaco e Liverpool.

Kylian Mbappé cerca un nuovo record: il francese, infatti, potrebbe raggiungere Puskas, Czibor, Gerd Muller, Mandzukic e Zidane tra coloro in grado di segnare tanto in una finale del Mondiale quanto in una finale di Champions League.