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    Laziomania: volevo essere il tovagliolo della cena di mercato tra Tare e Inzaghi

    Laziomania: volevo essere il tovagliolo della cena di mercato tra Tare e Inzaghi

    Avrei voluto esserci. Oppure essere una mosca, una forchetta, un tovagliolo, qualsiasi cosa pur di sentire quel che si sono detti Tare e Inzaghi a cena. Avranno parlato di mercato e di altro (si conoscono da anni oramai, sono quasi fratelli). Ma sul mercato, come forchetta, tovagliolo, qualsiasi altra cosa avrei drizzato subito le orecchie (ammesso che un tovagliolo le abbia). Anche perché, da qualche tempo a questa parte, sembra tutto piuttosto fermo. E siamo in una fase delicata, delicatissima: qui si può decidere molto della prossima stagione, al netto del calciomercato messo sul piatto fino ad ora. 


    PRIORITA' - Avrei chiesto, anzi no, sicuramente da tovogliolo non avrei potuto, allora avrei solo voluto ascoltare la parola priorità. In questo momento quali sono le priorità del mercato Lazio? La domanda è interessante. La prima è sicuramente occuparsi di un buon numero di ragazzi che devono trovare una sistemazione. In ritiro 3 sono i nomi che hanno brillato, tra i giovani: Bruno Jordao, Pedro Neto (in maniera particolare) e Alessandro Rossi. Noterete che per me i giovani sono una priorità (attenzione pure a Minala). 

    I primi due rientrano in un maxi pagamento elargito al Braga che l'anno scorso li ha visti simpatici gitanti a Roma. Senonché, in questo ritiro hanno dimostrato di avere colpi. Sono pronti per la Serie A? Tutto da vedere. Potrebbero fare il fatidico esordio? Sarebbe ora. Rossi oramai lo conosciamo: segna sempre. Tanto da chiedersi, francamente, se non valga la pena di puntarci come vice-Immobile, piuttosto che spendere 6-7 milioni per Perez (anche se per la carrambata con Luis Alberto potrebbe valere la pena).

    MILINKOVIC - Ovviamente decidere di Milinkovic è il punto cardine di tutte le strategie: se rimane (si spera, ma è ancora un miraggio), deve farlo per diventare uno dei primi del mondo. Con le sue qualità, tutto il resto è un fallimento. Decidere il sostituto di Felipe Anderson (ancora dobbiamo sostituirlo, già), potrebbe essere stata la seconda portata: è ora di accontentare Inzaghi, e dargli questo benedetto Papu Gomez. Lo vuole, dateglielo. Tutte le altre trattative, perfino il vice Leiva, rischiano di ingolfarsi se non si fanno subito. Su Wesley capitolo a parte: Tare è convinto che sia un fenomeno. A me pare quello che a Roma si definisce un "intruppone". Di solito in passato ha sempre avuto ragione Tare, figurarsi adesso nei confronti di un tovagliolo, una mosca, una forchetta. 


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