La Lazio è in crescita, a dimostrarlo non ci sono solo i risultati - 3 vittorie ed un pareggio - ma anche una crescita dal punto di vista caratteriale, fisico e di gioco. Un buon quarto d'ora nel primo tempo e una parte finale positiva nel secondo. Ma la partita era stata impostata male, anzi malissimo perché tutto quello che è accaduto, dal rigore alle 3 occasioni nitide avute dall'Udinese hanno come responsabile Reja che schierando la difesa a tre ha prestato il fianco alle ali friulane che entravano nel reparto difensivo come coltelli nel burro. Nonostante questo nella prima frazione la Lazio ha contenuto ed ha dominato per buoni 15 minuti, comunque pochi. Nel secondo tempo paradossalmente con l'espulsione di Onazi la Lazio è migliorata perché Reja è stato costretto a schierare una difesa con quattro difensori. L'ingresso di Ederson ed Hernanes ha dato poi stabilità ad un centrocampo che ha visto il nigeriano il solo tra i presenti, pure troppo.  Da li in poi la Lazio ha trovato il bandolo della matassa, pareggiando prima un gol fortunoso poi portando a casa la vittoria grazie ad una magia di Hernanes che quando gioca vicino alla porta sa come far male. I risultati non solo sono arrivati ma dimostrano un miglioramento generale soprattutto dal punto di vista psicologico. Reja ha un merito anche tattico, studia le partite, studia gli avversari e fa l'allenatore, per quanto possa essere considerato un allenatore vecchio stampo, cerca di affrontare le partite con cognizione e riuscendo - e questo è un miglioramento che lui stesso ha avuto - a leggerle anche con i cambi azzeccati.