La corsa della Lazio si ferma contro il Catania, dopo le tre vittorie consecutive con Fiorentina, Roma e Bologna. Un punto che ha dei lati positivi e alcuni negativi. Per buona parte del primo tempo la squadra biancoceleste ha dominato e espresso anche un buon calcio, nonostante mancassero tanti giocatori importanti. Klose come al solito ha dimostrato di essere di un'altra categoria: un giocatore come lui sembra dare consapevolezza anche ai compagni dei mezzi che si hanno, così anche il buon giocatore sembra diventare forte e riesce a dare il 120%.

In quel primo tempo è mancato solo il raddoppio, che poteva arrivare in più occasioni (anche con un rigore non assegnato per una trattenuta su Biava), ma che per imprecisione non si è concretizzato. Konko migliora sempre di più, Lulic idem; Ledesma e Brocchi ancora una volta hanno retto il centrocampo, Sculli - nonstante qualche gol sbagliato - è sempre prezioso. Le note negative arrivano dall'ennesimo infortunio muscolare (stavolta è toccato a Biava), e dalla difesa che ancora non sembra essere registrata.

Diakitè, entrato in corsa, e Stankevicius non hanno dato grande sicurezza al reparto, che ha pagato sì uno sfortunato errore, ma il Catania avrebbe meritato comunque il pari. Il secondo tempo infatti è stato appannaggio degli isolani, che hanno creato più di qualche problema a Marchetti, il quale però ha sempre risposto bene ed evitato ulteriori guai. Ora alla Lazio serve una vittoria a Cagliari, ritrovare gli infotunati, e sperare che Cissè possa sbloccarsi il prima possibile. Perché se Klose da solo fa sognare, con il francese potrebbe trasformare il sogno in realtà.