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Laziomania: tutto per mister Inzaghi! Marusic wow, ma che spreco Caicedo...
PER INZAGHI - Questa vittoria dimostra per l'ennesima volta cosa significa lo spirito di Simone Inzaghi, l'anima che ha insufflato in questa Lazio. Io so perfino quanto pesa l'anima: 76 kili di muscoli di Milinkovic Savic. In questo momento così duro per l'allenatore, con una situazione davvero molto delicata a casa, i suoi gli regalano altri tre punti strappati con voglia, determinazione, qualche scambio interessante e poco altro. Il Verona ha fatto il Verona: intenso, forte su tutti i palloni, ben messo in campo e molto coraggioso. La Lazio forse è mancata negli ultimi metri, anche se il palo di Immobile grida sfiga nera. A proposito, questo Ciro comincia a non segnare da un po', in un momento veramente delicato. Provo a vederla dal versante ottimista: servono gol pesanti da qui alla fine. Servono davvero. Speriamo li faccia lui. Prego per questa ventata di ottimismo che vi regalo, prendetela, è gratis. E smettetela di dire scemeggiate sul fatto che non stoppi un pallone, stiamo scadendo nel sacrilegio.
MARUSIC COSA STAI DIVENTANDO - Questa passerà alla storia come la stagione in cui abbiamo voluto bene ad Adam Marusic. Come terzo di difesa ha tirato giù sul tavolo una prestazione mastodontica, Lasagna è un cliente veramente scomodo (punta che mi piace davvero tanto), ma Marusic sembra abbia sempre giocato in difesa. Ha fisico, gamba, intelligenza tattica e grandissima concentrazione. Non so, forse siamo abituati a difensori centrali talmente scarsi che un esterno fuori ruolo ci sembra fortissimo. Ma preferisco tenermi caro questo Marusic versione Wow.
QUANTE POSSIBILITÀ ABBIAMO - Quante possibilità abbiamo di andare in Champions League di nuovo? Me lo chiedo da un po', e mi rispondo: poche. Le competitor sono troppe, l'amore è cieco ma la sfiga della Lazio e Chiffi al VAR ci vedono benissimo. Detto ciò, alcune considerazioni vanno fatte: adesso conta poco l'estetica (però quel gol, dai, un cassonetto al posto del cuore dai), adesso conta poco il tocchetto (sempre un po' troppo leziosetti ma è il nostro marchio), ma quello che serve è questo tipo di anima. Che è anche il legame più forte tra Inzaghi e questa squadra: una coincidenza spaventosa su dove inizia l'anima dell'uno e quella del gruppo, un punto preciso dopo il 90° minuto, quando nessuno ci crede più. Per rubare versi di poesia, continuiamo a sognare anche noi insieme a loro. Ancora una volta, col cuore e Milinkovic sulle labbra.