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    Laziomania: tipicamente da Lazio

    Laziomania: tipicamente da Lazio

    Tipicamente Lazio. Keita si butta via, gestito male su due versanti, quello di chi lo gestisce, quello di chi doveva impedire che si arrivasse a questo. Peccato, perché Inzaghi dà il 5, anzi il 4 alla Primavera, quella Bolliniana che con Cataldi gli consegna il gol della (relativa) pace dei sensi, quello di Lombardi, che festeggia il suo 21esimo compleanno con gol improbabile, insperato, inno alla gioia del sacrificio.

    Tipicamente Lazio, mischiare le carte delle gioie e dei dolori. immobile, investimento più caro di questo mercato, fa subito centro, rimane troppo al centro Marchetti, che prima sul primo palo va a vuoto, poi respinge corto e fa un altro regalo a Kessie, che di gol alla prima ne fa due.


    Tipicamente Lazio, mischiare le idee di Inzaghi, sicurissimo di Keita l’anno scorso (sempre titolare) sicurissimo di Marchetti (Vargic in panchina comincia a veder le stelle, mentre osserva con una qualche malinconia il Papu Gomez, dato per vicinissimo alla Biancoceleste, che ha fatto impazzire i difensori.

    Gioie e dolori: fino all’ultimo gli spasmi incontrollati del match fanno da coretto agli urlacci solisti dei tifosi della Lazio, che si sarebbero volentieri goduto un 3 a 0 soporifero, come una grande qualunque. Ma per diventare grande serve altro: Lukaku, per carità, va fin troppo bene, un pochino irruento ma sicuro, prezioso, anche temibile quando strappa lo scatto. Ai vari Lombardi, Cataldi, va fatto un monumento, perché è la loro presenza preziosa a regalare ad Inzaghi i suoi primi 3 punti in questa stagione. Ma il calo nella ripresa, di motivazione, intenti, freddezza, forze, fa un pochino riflettere.
    Non è che si può sempre scomodare la genetica, non è che si può adire a via legali contro il cattivo sangue di Bergamo che non mente mai, con i tifosi sempre appesi ad un filo, sulla sottile linea tra farsi riprendere 4 gol e strappare la vittoria.

    Tipicamente da Lazio, come vittoria. La ciocca di capelli bianchi in più sentitamente ringrazia.

     


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