La Lazio vince a Firenze e si candita per un posto importante di classifica. La squadra vista ieri nel primo tempo oltre a far vedere un buon calcio ha chiuso la Fiorentina nella propria metà campo creando tante azioni da gol che ha sfruttato con il gol del solito - ormai è il caso di dirlo - Djordjevic che ha segnato il suo quinto gol il campionato. Tutto è girato al meglio nei primi 45’ ed ha dato consapevolezza ad una squadra che nel secondo tempo ha sì sofferto ma è anche riuscita a difendersi in maniera più che positiva. I viola fino alla gara di ieri aveva subito solo 3 gol ma la Lazio è riuscita a scardinare le maglie gigliate ben due volte.

Pioli ha trovato il bandolo della matassa e sta provando anche a cambiare la mentalità della squadra che si guarda meno allo specchio rispetto a prima e cerca - anche con cinismo - a chiudere sempre la partita. Ieri Candreva e compagni hanno dimostrato che, oltre a vincere, hanno creato nel gruppo una certa alchimia che i risultati aiutano ad essere sempre più solida. Alcune gerarchie sono state sovvertite, chi sta fuori accetta di rimanere in panchina, con dispiacere, ma lo accetta e chi entra nei minuti finali cerca di dare tutto. Le sconfitte di inizio stagione sono ormai un lontano ricordo e le partite che arriveranno nelle prossime settimane fanno ben sperare. La Lazio domenica affronterà il Torino, poi l’Hellas al Bentegodi, il Cagliari e l’Empoli prima della Juventus. Quattro partite in cui la Lazio dovrà cercare di fare bottino pieno o il massimo dei punti possibili per continuare la striscia positiva che porta ad un terzo posto che ora sembra più possibile ma che non deve essere già considerato conquistato perché mancano più di trenta partite e i punti a disposizione sono un’infinità. Certo è, che il segnale dato ieri a Firenze aiuta a crederci fino in fondo. Le battute d’arresto delle altre concorrenti aiutano a fortificare un pensiero stupendo che deve essere conquistato attraverso le vittorie e l’antinarcisismo.