E' il momento di cominciare a fare sul serio, è arrivato il tempo di smettere di fare inutili polemiche su fasce da capitano assegnate ad un giocatore anziché ad un altro e rimboccarsi le maniche. Finora si è scherzato, ma ora le battaglia valgono più dei vari trofei estivi amichevoli che non ricorderà mai nessuno. Il primo passaggio a vuoto c'è stato ed è valso tanto, quella Supercoppa Italiana era alla portata ma alla Lazio non è interessato vincerla. In campo la squadra sembrava spaesata e svogliata, non riusciva a correre ed infatti la Juve appena ha avuto l'occasione, l'ha punita senza troppi problemi. Ora però ci si gioca l'accesso in Champions League, l'avversario non è la Juventus ma non è nemmeno una squadra scarsa, anzi, il Leverkusen negli ultimi hanni ha partecipato 23 volte alle coppe europee (8 in Champions) ed un po' di esperienza ce l'ha. La Lazio dal canto suo non ha mai sfigurato vincendo una Coppa delle Coppe ed una Supercoppa Europea ma erano i tempi d'oro di Cragnotti. Questa competizione per la Lazio non significa solamente partecipare ai gironi, ha un rilievo molto più importante, soldi freschi che entrano nelle casse da investire (magari) e una forza a livello economico un po' più forte e, se si riuscisse a rimanere in pianta stabile, anche nei prossimi anni, nella competizione più importante si potrebbe iniziare a pensare in grande. Ma tutto passa dalla doppia sfida ai tedeschi, Pioli non può sbagliare, la Lazio non deve sbagliare.
