Laziomania:| Arrivano gli impegni veri
Inesorabile passa il tempo e si avvicinano i momenti già importanti, decisivi della stagione, e siamo solo ad agosto. Infatti da qui ai prossimi 15 giorni Edy Reja dovrà allestire una Lazio titolare che sia pronta fisicamente, mentalmente e tatticamente ad affrontare la prima gara ufficiale. Il primo turno di Europa League non sarà più una semplice amichevole per provare la squadra, né una sfida per portare tutti ad un minutaggio opportuno e per non scontentare nessuno: il 18 agosto si giocherà per un solo risultato, che non dovrà essere diverso dalla vittoria.
Allo stato attuale delle cose i tifosi della Lazio sembrano preoccupati: il gioco ancora latita, le gambe sono pesanti ma soprattutto sembra che Reja sia in confusione e non riesca a gestire una situazione che sembra ogni giorno sempre più grande di lui. Ma il tecnico è un uomo di esperienza, e riuscirà a rimettere la situazione sul giusto binario. In realtà basterebbe poco: dare alla gente quello che desidera, cioè una squadra più dinamica, vogliosa di giocarsela a viso aperto e con qualche schema in più. Dopo la sconfitta con il Villarreal qualche problema si è palestato, ma meglio ora che tra qualche settimana...
Reja domenica ha avuto la conferma, ancorché ce ne fosse bisogno, che il 4-4-2 non è il modulo adatto alla Lazio. O almeno, con Hernanes e Mauri esterni non è assolutamente attuabile, perché sacrificare un giocatore come il brasiliano sulla linea laterale significa tarpargli le ali: un giocatore di estro e fantasia e soprattutto che crea superiorità numerica a 20 metri dalla porta come fa lui non può essere relegato in un fazzoletto di campo. E' arrivato il momento che il tecnico si assuma le responsabilità delle scelte, senza paura di scontentare nessuno, né i senatori, né gli uomini di fiducia. Un allenatore che prende le decisioni in base alle proprie idee e ai propri metodi potrà sì sbagliare, ma non potrà mai avere il rimpianto di averlo fatto tradendo i propri ideali.