Laziomania:| Sconfitta immeritata
Lo stop contro la Juventus non è un dramma. Nonostante questa tredicesima giornata non sia stata un turno favorevole per la Lazio, ora al quarto posto, dalla sconfitta di sabato possiamo prendere ancora delle note positive, come l'atteggiamento dei giocatori in campo e le occasioni create (bloccate dal miglior portiere del mondo). Ma è evidente che ci siano anche delle note negative, che vanno senza ombra di dubbio analizzate.
La prima riguarda le alternative, soprattutto in difesa: se Diakitè ha fatto un'altra grande prova, il migliore dei suoi, Stankevicius ha balbettato un po', non solo dal punto di vista difensivo, ma anche nella costruzione delle ripartenze. Radu purtroppo è mancato ancora una volta, come gli è accaduto spesso nelle ultime gare: il romeno continua a palesare qualche difficoltà nel ritrovare la forma giusta e la continuità di prestazioni dall'infortunio della scorsa stagione in poi.
A centrocampo contro la Juve Ledesma è rimasto solo in un reparto già in inferiorità numerica, e se nel primo tempo Lulic lo ha aiutato ed è spesso ripartito, nel secondo tempo, con la sostituzione del bosniaco, Hernanes arretrato e Gonzalez forse troppo largo, non aveva appoggi né aiuti. Brocchi, uscito all'inizio del secondo tempo per un infortunio, non ha dato nulla di positivo alla manovra, ed è stato a tratti assente.
L'attacco ha trovato davanti a sé un grande Buffon, che ha dimostrato ancora una volta di essere il numero uno del mondo, ma dietro a lui c'è Marchetti, che nella gara di sabato ha fatto vedere ancora una volta straordinarie parate. La Lazio, in generale, è migliorata rispetto alla gara con il Napoli - in cui ha solo subito -, e si è difesa molto bene. Questa è una sconfitta che brucia, è vero, soprattutto perché non meritata, ma è anche un'altra dimostrazione che la Lazio può giocarsela con tutti.