Laziomania: riprendere Mauri è la scelta giusta?
Mauri si allena in ‘gran segreto’ a Formello, si cerca di capire come l’ex centrocampista biancoceleste possa tornare utile in questa stagione, se davvero ci sono gli estremi per inserirlo nuovamente in rosa dopo averlo scaricato senza rinnovargli il contratto per paura che il processo sportivo sul calcio scommesse potesse vederlo ancora protagonista e con lui la stessa società. Palazzi ha chiuso definitivamente il caso: non ci sarà un processo ‘bis’, Mauri e la Lazio possono star tranquilli. Detto questo e sottolineando anche il fatto che Stefano Mauri nella scorsa stagione è stato determinante in alcune partite è la scelta giusta da fare quella di riportarlo nella rosa di Pioli?
I pro ci sono, come d’altronde i contro. Il primo su tutti è che Mauri rientrerebbe a furor di popolo, il secondo è che Pioli non voleva ci fosse nemmeno primo allontanamento ed infine parlano i numeri del brianzolo 9 gol nella stagione passata e parecchi assist, un certo ascendente nello spogliatoio e ruolo di trade union tra spogliatoio, Lotito e Tare. Ma l’altra faccia della medaglia vede nell’ex capitano all’alba dei 36 anni diventare la scialuppa di salvataggio di un mercato che non ha soddisfatto i tifosi ed inoltre smonterebbe anche la tesi che la rinuncia allo stesso giocatore era stata programmata al meglio scegliendo giocatori all’altezza che potessero sostituirlo. Mauri tornando forse calpesterà un po’ la sua dignità da giocatore dimostrando però attaccamento alla maglia, prima scaricato - anche in maniera non bellissima - poi ricercato per salvare il salvabile.
La lettera d’addio del giocatore e il saluto della società sul sito internet avevano sancito un addio. La ‘nuova era’ di cui aveva parlato Lotito partiva proprio dall’abbassamento dell’età media della squadra anche se a dire il vero l’esperienza conta eccome. Mauri potrebbe essere ancora utile ma forse, dal canto suo la dirigenza avrebbe dovuto sostenerlo durante tutto il corso della vicenda, rinnovando il contratto al giocatore prima e non ora, dopo due mesi di inattività, dopo aver dato la fascia da capitano ad un altro giocatore, creando una polemica sterile all’interno della rosa.