La Lazio ha concluso un girone d'andata straordinario, vincendo contro quasi tutte le grandi, con qualche passaggio a vuoto ma sicuramente dimostrando una mentalità diversa rispetto agli anni precedenti. Al giro di boa i ragazzi di Petkovic si trovano al secondo posto, traguardo insperato visto il mercato estivo non eccezionale che non è riuscito a regalare ai tifosi i quattro campioni promessi dalla società. Ma è arrivato un campione in panchina, un mister che tiene il gruppo in maniera eccezionale, senza favoritismi né prime donne.

Alla Lazio 'basterebbe' ripetersi nel girone di ritorno, magari cercando di stare più attenta in alcune partite - come quelle contro Napoli e Catania -, e avere maggior cinismo, come contro il Genoa. Certo, bisognerà fare i conti anche con gli avversari, ma la Lazio è forte e non manca mai di dimostrarlo: sta crescendo in mentalità e personalità, in cinismo ed anche nel gioco che esprime. Tutto questo non fa che ben sperare per il proseguo del campionato. Il girone di ritorno è alle porte e dietro alla Juventus campionde d'inverno c'è solo la Lazio, che domani ospitera l'Atalanta. I bergamaschi stanno palesando qualche difficoltà, la sconfitta con il Chievo Verona ne è un chiaro segnale. 

La classifica è ancora tranquilla, i 22 punti però non mettono al sicuro la Dea, che dovrà cambiare il trend delle ultime tre gare (due sconfitte e un pareggio). La Lazio dal canto suo ha la consapevolezza di essere grande e dovrà continuare a stupire in casa, dove riesce sempre a fare bene anche quando si è trovata in difficoltà, con squadre rintanate nella propria area di rigore. In un modo o nell'altro, infatti, i PetkoBoys sono sempre riusciti a scardinare le difese avversarie grazie al lavoro di Klose e agli inserimenti dei centrocampisti. Con un arma in più quest'anno: il tiro da fuori.