Laziomania:| Reja è il vero leader
Si torna a Parma qualche mese dopo quel successo targato Stendardo e Zarate. Lì nacque la nuova Lazio, la Lazio di Edy Reja. Era una situazione difficile e lo è stata fino alla penultima giornata di campionato, quando la squadra biancoceleste si è salvata. Si ritorna nella città ducale, questa volta da secondi in classifica, con la consapevolezza di poterla battere e non solo con la speranza. Era il 14 febbraio, il giorno degli innamorati, quando Mauro Zarate - entrato al posto di Tommaso Rocchi - decise di fare la differenza. Fece un gol, il secondo, quello della sicurezza dei tre punti; prima di lui il colpo di testa di Stendardo su un calcio d'angolo. Tre punti fondamentali per non retrocedere.
Adesso cosa è cambiato rispetto a quel febbraio? Quella che iniziava ad essere una squadra lo è diventata, e i calciatori non sono rimasti tali: sono diventati anche degli uomini su cui contare. Ora l'uno si fida dell'altro, e se c'è da attaccare - da Dias a Floccari - vanno in avanti, mentre quando bisogna difendersi puoi trovare Zarate terzino che contra il tiro dell'avversario per salvare Muslera. Il merito è di Edy Reja, un allenatore che in carriera non ha avuto grandissima fortuna né grandissime squadre, ma ha avuto sempre il merito di formare dei giocatori e soprattutto degli uomini di spessore. Non a caso ogni suo ex giocatore lo ricorda con grande piacere, e lo stima perfino chi gioca meno, ad esempio Pasquale Foggia. Il leader della squadra è lui, senza dubbio.
Contro il Parma domenica sarà l'ennesimo esame di maturità della squadra: i biancocelesti ne hanno già sostenuti tanti in questa stagione, poi un paio di colpi a salve contro la Roma e il Cesena, e la vittoria convincente sul Napoli. Non si torna a vincere come hanno fatto i laziali, con un gioco straordinario e delle giocate importanti, se non si è una squadra con degli anticorpi forti, pronti a respingere gli attacchi che arrivavano da tutte le parti. Invece domenica la Lazio ha messo in campo la grinta, l'intelligenza e la giusta reazione ed ha stupito tutti: avversari, addetti ai lavori, tifosi e detrattori dell'ultima ora. Domenica a Parma si va per vincere, per rimanere ad un passo dal Milan o magari per riconquistare la vetta. Mancano sette gare alla fine del girone d'andata, e al giro di boa la prima squadra della capitale potrà porsi dei limiti. Se lo vorrà...