Laziomania:| Reja, arrivederci e grazie
Edy Reja lascia la Lazio, saluta tutti e se ne va. Lo fa tra molti dubbi: quelli legati al suo tipo di gioco, che può piacere o meno, e quelli legati alle sue parole, spesso contraddittorie. Per quanto riguarda i primi... beh, non si può di certo dire che Reja con la Lazio abbia fatto male: è subentrato a Ballardini e ha tirato fuori la squadra da una situazione pericolosa, salvandola dalla serie B. Lo scorso anno un campionato vissuto tra alti e bassi, ma sempre con un'invidiabile posizione di classifica (almeno fino all'ultima giornata, quando la Lazio si è trovata quinta e fuori dalla Champions). Situazione analoga a quella di quest'anno: la Juve ed il Milan ad un passo fino a febbraio, poi un calo vistoso e l'Europa che conta che sfuma sotto gli occhi.
Lazio in Europa per due anni consecutivi significa fare bene. Non il massimo, ma bene. Quello che lascia maggiormente stupiti però sono le dichiarazioni e i comportamenti successivi. Nell'arco dell'ultima stagione il mister ha dato due volte le dimissioni salvo poi ritirarle. Ha definito 'cornice marcia' un ambiente che a inizio stagione aveva deciso di sostenere lui e la squadra, decidendo di mettere da parte una contestazione a Lotito (ripresa solo dopo il mercato di gennaio) per non dare alibi a nessuno.
Dopo la sessione invernale di trasferimenti ha prima 'attaccato' la società, rea di non aver fatto abbastanza, salvo poi tornare indietro con le dichiarazioni. Ultima in termini di tempo la conferenza stampa post-Inter, nella quale ha confermato la voglia di rimanere, salvo poi decidere di andarsene. I tifosi della Lazio sicuramente devono ringraziare mister Edy Reja, ma è giusto che anche lui ringrazi loro, perché non è del tutto vero che Lotito e Tare sono stati i soli ad aver sempre difeso il goriziano. La verità è che né da una parte né dall'altra c'era l'intenzione di continuare il rapporto.