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    Laziomania: quanto è importante il rinnovo di Radu?

    Laziomania: quanto è importante il rinnovo di Radu?

    • Luca Capriotti
    Quanto pesa questo rinnovo di Radu? La notizia del giorno riguarda il possibile rinnovo di Stefan Radu, un classe '86: ha 34 anni, è più vecchio di me, per il calcio è alla fine della carriera (ma siamo giovani, sia chiaro, giovanissimi, imberbi, non è vero che siamo da buttare, non guardare quei capelli bianchi, tieni gli occhi fissi sul futuro).

    Ricordo con un po' di strazio la querelle del suo provvisorio allontanamento, sempre d'estate, e la sua faccia felice ad Auronzo, accolto con ritardo. E lo dico subito: per me una società che rinnova un suo senatore storico è una società che ci tiene. Farò due discorsi: il secondo sarà sentimentale e di cuore. Il primo sarà di effettiva utilità. Il rinnovo non è ufficiale, e di questi tempi nemmeno una strombazzata di clacson vale più per convincerci che sia tutto fatto. Ma ci sarà utile per ragionare sull'era Sarri.

    OBIETTIVO SVECCHIARE - Sappiate e sappiamo tutti che svecchiare dovrà essere una priorità della Lazio: e svecchiare vuol dire abbassare l'età media, e per farlo devi mandare via qualcuno che la supera. Tipo Radu. Ne va anche della qualità della rosa di Sarri: siamo sicuri che questo non sia un problema? Mi spiego: la Lazio quando rinnova di solito lo fa per non prendere altro. A sinistra è arrivato Kamenovic, scommessa (tutti ci speriamo, ma non ci sono certezze), alla Lazio servirà un centrale. Ora la questione sarebbe questa: meglio un affidabile e forte Radu - è forte ragazzi, quando sta bene è forte diciamolo - o un giovane di belle speranze in ascesa? Si può ragionare, a livello di nuova era Sarri forse un innesto giovane (al netto del mercato che comunque andrà fatto in quel ruolo) sarebbe stato utile, per farlo entrare nella mentalità e nelle idee del nuovo corso. Secondo questi ragionamenti il rinnovo di Radu è una mezza follia. Servirà a Sarri? Gli piacerà? Si tratta di un giocatore che potrebbe aiutarlo?

    OBIETTIVO ANIMA - Queste considerazioni manageriali ci stanno, sono logiche, sembrano pure convincenti. Ma c'è da sottolineare un altro fattore, che nel calcio e nella vita deve avere una sua importanza, e se non ce la dovesse avere andrebbe rimesso al centro. Il calcio, come il marketing, la comunicazione, le aziende, è anche un luogo intricato di relazioni tra umani. Un luogo affollato, con tante teste, tanti cuore, tante anime. Un posto dove si respira da sempre un sacrosanto rispetto per chi ha sulle spalle un numero di presenze in A e con la Lazio importante. Un posto e un luogo dove contano ancora concetti come appartenenza, conoscenza dei valori del club e della sua storia, contaminazione con la squadra che si rappresenta. Il professionismo ha portato via molto di questo (vi risparmio la solita nenia retorica, è un fatto), ma qualcosa rimane. Al netto della propaganda giallorossa su Radu e Lulic, il difensore della Lazio ha dentro qualcosa di noi. Delle nostre urla allo stadio, della nostra esaltazione. L'ha elaborato a suo modo, con le sue sensibilità, i suoi modi, il suo sorriso e le sue capacità di fare gruppo. Con il cuore e l'anima. 

    FUTURO RADU - Ero e sono dispiaciuto, al leggere dell'Inter, di Inzaghi che lo voleva. E tutte quelle cose, e del mercato. Spero venga ufficializzato il suo rinnovo. Semmai dovesse esserci bisogno di una quota anima per le squadre, ovvero una quota obbligatoria di senso di appartenenza, fotogrammi insieme, momenti indelebili e Lazialità (termine che sporchiamo ogni giorno con discussioni ridicole su patenti e altro), in questa quota anima deve esserci posto per Stefan Radu. Al di là del suo valore tecnico. Al di là del suo valore nel momento contingente, della sua capacità di entrare negli schemi di Sarri o nella sua idea di calcio. Radu è un pezzo di spogliatoio, un pezzo di Formello, un pezzo dell'Olimpico, ma soprattutto raccoglie dentro di sé frammenti e momenti che noi stessi, che il popolo biancoceleste ha condiviso con lui. Non so se basta a farlo rinnovare, ma dovrebbe bastare a farlo smettere di giocare con noi, con l'addio al calcio con noi, con noi a suggellare la fine di questa storia. Certe cose dovrebbero essere scontate, dopo tutte quelle presenze, dopo tutti quei momenti, dopo tutto questo Radu. Non è un caso, che il giochino di parole più in voga su di lui sia Innamoradu. C'è molto di amore e potenza attrattiva nella sua relazione con la Lazio e i suoi tifosi. Magari a qualche ragioniere non piacerà, ma il calcio è anche questo, per fortuna.

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