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Laziomania: Punto tutto su Correa, ma per carità sappiate difendere Inzaghi
CORREA TIME - Ma it's Correa-time, e la Lazio lo sa. Credo che resistere alle lusinghe del Milan sia un atto dovuto: questo talentuoso argentino ha caratteristiche tecniche uniche, che lo rendono un giocatore che la Lazio deve mettere titolare. Poi il campo dirà se a ragione o meno, ma il titolare è lui. It's Correa-time: tutti gli altri si dovranno adattare.
LUIS ALBERTO SI ADATTA - Dopo averci rotto i cabasisi (qualcuno lassù in alto apprezzerà) con la storiella di Siviglia-maravilla, Luis Alberto ha un grosso onere davanti: dovrà apprezzare fino alla passione reale il ruolo in mediana. Non più interpretarlo, ma amarlo. Da questo amore dipenderà la sua stagione: se saprà cucire il gioco con Correa, caricando di passione tecnico-calcistica la trequarti, la Lazio avrà chance. Tanto più che ora ha due sfoghi niente male sulle fasce, due giocatori a cui piace molto proporsi, saltare l'uomo, crossare: Lazzari e Jony possono essere buoni amici di giocate dello spagnolo. Calciare il pallone è come l'estetica dello scrivere: se sbagli e hai il 10 salta all'occhio, ma se scrivi come Dio ti ha insegnato, il risultato sarà sempre la meravigliosa violenza di una nuova creazione. E Luis Alberto può creare calcio come pochi in Italia.
TUTTO DIPENDE DA INZAGHI - Da Inzaghi dipenderà l'alchimia di menti e corpi. Mi sembra, dalle dichiarazioni fatte, che la Lazio abbia disputato una prima parte di ritiro serena, giusta, appetitosa. Chi l'ha seguita, ha voglia di vederla sul campo questa Lazio. Un po' come capita con Yazici: io penso che i sostituti di Milinkovic debbano essere due, uno tecnico e uno forte fisicamente. Caratteristiche che Milinkovic ha in abbondanza, ma che difficilmente si trovano nello stesso calciatore. A meno che non si spendano 30 milioni, ma questo è un'altra storia, un universo parallelo che non riguarda la Lazio. Il tecnico sarà Yazici, se tutto va bene, ma il piano di assalto alla Champions, passa per due buoni interpreti in mediana - se parte Milinkovic - e la regia sapiente di Inzaghi. E qui entriamo in un altro grande nodo stagionale. Se in lui we trust, poi dovremo anche difenderlo. Non sempre andrà tutto bene, e in quel momento, per quanto possibile, se davvero tutto questo stringersi intorno al mister nel momento della sua possibile partenza per il Milan è stato vero, reale, appassionato come è sembrato, allora bisognerà dimostrarlo di nuovo, e ancora, e ancora. Sappiate difendere Inzaghi: da questo dipenderà tutta la stagione, non solo dal calciomercato.