Perché sono due giorni che ci svegliamo, e sentiamo che I giardini di Marzo battistiana sono il sottofondo ideale della nostra esistenza? Ripensavo al mio Bielsa e rivedevo i suoi video. Il più bello era con la tuta bianca e il celeste non ancora appassito. Perché dal momento del risveglio, ci si attacca addosso un fatalismo sordo da 30enni che hanno capito che non è tutto un gioco, ma continuano a giocare lo stesso? Perché all'improvviso la PlayStation è diventata un motivo di disapprovazione sociale, e ieri era l'unica cosa sociale per cui facevamo le cinque del mattino? Che anno è? Che giorno è?

Bielsa, ma perché all'improvviso non ti chiedono più, i parenti, alle cene, sei fidanzato, ma, quanti figli hai? Al 7 del mese i nostri sogni erano già finiti. L'addio di Bielsa è un addio generazionale, sono i nuovi 30enni che ricordano Inzaghi che erano ragazzini, e fino a ieri nei locali potevano entrare, mentre ora mormorano: "Era pieno di ragazzini". Che sono cresciuti con la percezione collettiva che gli arabi appartenessero alle gite del quinto in Tunisia, senza ulteriori percezioni geo-socio-politiche approfondite. Poi sconfitto tornavo a giocar con Bielsa e i suoi pupilli. E la sera al telefono tu mi chiedevi. Perché non viene?

Ma grazie lo stesso, di tutto quello che ci hai fatto sperare, che di questi tempi è merce rara. Che ci hai dato 48 ore di notorierà, e un anno di. E se fosse arrivato Bielsa? E se lo avessi avuto a 20 anni?

 All'uscita di scuola i giornali vendevano Candreva. Grazie Bielsa, delle poltrone vibranti, le modifiche a Formello, perfino grazie del ritiro a porte chiuse, e Morel e Thauvin e la locura.