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    Laziomania: Patch Lazio alza il tiro, la società prenda esempio subito!

    Laziomania: Patch Lazio alza il tiro, la società prenda esempio subito!

    • Luca Capriotti
    Sembra una Lazio con la patch. Inzaghi ha costruito una svolta intorno alla clamorosa vittoria del derby (che ha fatto cadere il cielo sopra Fonseca e i suoi, manco fossero Filistei), ma in realtà da qualche tempo si sono visti microcorrettivi, miglioramenti, update, fix bug e dettagli. Tutto quello che Covid e calendario giungla hanno rallentato, Inzaghi l'ha ripreso, corretto, rivisto. E questa Lazio riveduta e corretta ha un grande pregio: è consapevole, e alza il tiro. Ora è sesta, il terzo posto è a 3 punti, il girone d'andata si è concluso ad un tiro di schioppo dai posti che contano e con gli ottavi di Champions in saccoccia. Senza gli isterismi di Conte, le minacce di strappo-fascia a Dzeko o le faide sanguinose con Papu Gomez. Ogni "caso" si è concluso sempre nello stesso modo: con Inzaghi che mediava, abbracciava, includeva. E la squadra ha risposto come sa: giocando con il Sassuolo un calcio maturo, serio, attento, a tratti (vedi secondo gol, o il crescendo che ha portato al primo) molto divertente. Ma ora bisogna crederci, e la società per una volta deve seguire la cometa della squadra, e non indirizzarla. Prendere appunti: sapete tutti quello che serve.

    BOLLETTINO DELLE SPERANZE - Di cose di belle speranze se ne sono viste: Correa dal primo minuto è una bella notizia, ma sarebbe carino se si ricordasse di essere in campo, Reina continua a darmi piacere, la risposta al gol subito è stata tambureggiante. Per me su Marusic bisogna distinguere: la qualità del giocatore non mi convincerà mai, ma sta dimostrando una disponibilità e uno stato di forma fuori dal comune, plauso a lui. Ho avuto una discussione con un tifoso per una mia battuta in radio (sostenevo che il suo ruolo preferito fosse in panchina, non troppo simpatico ma a volte mi vengono male, altrimenti farei il cabarettista) ma non ho problemi ad ammettere che ha una capacità di sacrificio che ammiro. Dopo qualche tempo ho avuto la netta sensazione che la Lazio avrebbe segnato. E quando lo ha fatto, non mi ha sorpreso: il gol di Milinkovic ha solo certificato una cosa sotto gli occhi di tutti, che sarebbe comunque successa. Vorrei avere la stessa certezza ineluttabile sul mercato.

    ORA TOCCA AL MERCATO - Non fatevi mettere i paraocchi ora: il ritorno di Lulic è una notizia meravigliosa (che bello vederlo), Muriqi sta diventando da corpo estraneo a giocatore utile (con la speranza che diventi decisivo come in Coppa Italia), le rotazioni funzionano, Milinkovic ha preso in braccio la Lazio di peso, l'ha portata sulle spalle in un momento delicato (come è delicato qualsiasi momento senza la magia di Luis Alberto). Ma ora la società faccia il suo: Tare si faccia sedurre, Lotito si faccia conquistare, sapete tutti cosa serve. Non è Sokratis? Va bene, subito il prossimo, prenderlo, strapparlo, se necessario pagarlo sodo. Ligabue mi perdonerà, ma in certi momenti lo scontrino non conta: quello che conta è sentire che va. E questo Lazio va, e se ne accorgeranno tutti. 

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