Laziomania: parole, parole, parole. E si guadagna un punto
Sapersi difendere è diventato un problema per il calcio italiano? E' davvero divertente ascoltare le dichiarazioni del post partita quando con presunzione di approccia ad essa. Talvolta la convinzione di vincere fa andare i piani come non dovrebbero ed ecco cosa succede, parole che raccontano una gara diversamente da come realmente è andata. La Lazio resiste ai 2 tiri nello specchio della porta della Roma e si parla di catenaccio. Nel primo tempo la squadra di Reja interpreta bene la gara giocando un buon calcio, rischiando pochissimo e mettendo in difficoltà la Roma con Candreva che sulla fascia di Torosidis fa quello che vuole. Nel secondo invece i biancocelesti mantengono il baricentro troppo basso, prestando il fianco agli avversari e difendendo la porta di Berisha che però, di fatto, para solo un tiro di Gervinho quasi da fondo campo. I giallorossi hanno sicuramente giocato meglio nella ripresa e creato dei grattacapi ad una difesa, quella biancoceleste a volte un po' deconcentrata, soprattutto Konko che nel derby è stato assente ingiustificato. La Lazio in questa partita ha dimostrato di essere artefice del proprio destino e che i risultati che arrivano non dipendono più da come giocano le squadre avversarie ma da come la stessa interpreta la partita. Solidità difensiva, ripartenze veloci - soprattutto nel primo tempo - ed una tranquillità a centrocampo che ha in Ledesma il punto di riferimento. La realtà dei fatti vede una squadra, la Lazio, imbattuta nel 2014 in campionato e con Catania e Sassuolo da affrontare nelle prossime due partite. In campo la squadra di Reja ha dimostrato solidità e concentrazione fuori dal campo invece, non c'è stata partita. La Curva Nord ha di nuovo dimostrato una straordinaria creatività, la coreografia è un'opera d'arte. La lezione oltre che sugli spalti è arrivata anche dalle dichiarazioni: un accigliato Garcia, forse nervoso per la vittoria non arrivata, ha alimentato ancora la polemica che si era accesa in settimana parlando di una Lazio che ha giocato in maniera intimidatoria con dei falli a limite del regolamento, non ricordando forse l'entrata di De Rossi a piedi uniti, Reja ha risposto: 'Forse loro erano intimiditi dalla condizione della Lazio'.