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    Laziomania: Lotito non può più sbagliare senza Tare

    Laziomania: Lotito non può più sbagliare senza Tare

    • Luca Capriotti
    Inizia l’era post Tare, e ora dovete farci capire veramente di cosa siete capaci. Chi fa il mercato della Lazio? Ad oggi pare che ci sia dietro una specie di mente sciame: Lotito guiderà e userà le sue conoscenze, Fabiani e Calveri, Enrico, con Sarri che indica necessità tecniche. E già si comincia bene: da Formello filtrano voci di un allenatore non del tutto soddisfatto, che vorrebbe i nuovi già in ritiro (la solita vecchia storia, negata comunque a reti unificate da tutti gli interessati). E questa sarà una sessione di mercato decisiva. 

    SENZA SBAGLIARE - La realtà è che la Lazio ha un obiettivo: la partecipazione alla Champions League deve diventare un trend, deve essere continuativa. E per perseguire questo task, i sottotask sono chiari: non si può sbagliare questa sessione di calciomercato. Diventa veramente decisiva ogni mossa: la dirigenza sciame che ora formerà insieme ronzando il nuovo ds biancoceleste dovrà tirare su una squadra in grado non solo di ben figurare in Europa, magari passando il girone (complice un sorteggio buono), ma soprattutto di confermarsi tra le prime 4 in campionato. E qui casca l’asino: ci sono state, dobbiamo dircelo, in questa stagione, delle peculiarità importanti. Non solo i Mondiali hanno tolto benzina e giocatori a tante squadre (anche a Vecino e Milinkovic Savic), ma alcune big hanno toppato malamente la stagione in campionato, magari privilegiando la competizione europea, Champions League o Europa League o Conference. Si ripeteranno tutte in Europa, costrette quindi a barcamenarsi tra 3 competizioni fino alla fine? Tutti lo speriamo (magari non per la Roma ma ok)ma in realtà le big potrebbero decidere di assaltare lo Scudetto Napoli rimasto orfano del suo artefice, Spalletti. E in quel caso, si attrezzeranno bene. E in quel caso, questo calciomercato diventa ancora più importante. 

    COSA FARE - Ok, ci siamo capiti su quanto sia importante, ma cosa dobbiamo aspettarci. Diciamolo ora: in ritiro dobbiamo andare almeno con due acquisti. Nello specifico almeno 2 tra un regista, un esterno d’attacco e un centravanti. SE la rosa rimane questa. E questo SE, è immenso, enorme, cataclismatico. Le voci dal Qatar, Milinkovic Savic corteggiato da tutti, insomma anche sulla mezzala quasi certamente bisognerà agire, e in maniera pesante. Mi riterrò soddisfatto, ma ditemi pure la vostra, se Lotito dovesse riuscire a portare in ritiro 2 dei 3 acquisti che avrebbe promesso a Sarri. Per poi continuare e prendere quello che serve. Al netto delle cessioni, e qui viene il punto più importante. Sostituire Milinkovic Savic e Luis Alberto (ammesso che si trovi un compratore), decisamente peculiari per caratteristiche, potrebbe risultare complesso: bisognerà capire cosa vuole Sarri in quei ruoli (cose diverse da loro, ma questo si era capito). In generale, ci sono dei profili che magari non hanno tanto il nome, ma le qualità che vuole il tecnico. Per loro ci sarà bisogno di un atto di fede: sarà Sarri a prendere giocatori di un certo tipo e livello e ad innalzarli verso rendimenti che nemmeno loro sapevano di poter raggiungere. Questo vale sia per i nomi più grossi che arriveranno, sia per il resto, ed è una delle caratteristiche di Sarri che mi fa stare sereno. 

    COSA NON FARE - Ci sono due scenari che bisogna evitare di percorrere: il primo riguarda il ritiro, appunto. C’è un motivo se l’allenatore chiede giocatori da portare ad Auronzo: il motivo risiede proprio nelle righe di cui sopra, ovvero la necessità di addestramento tattico. Altro scenario: prendere giocatori che Sarri non ritiene adeguati. Questo punto è importante: il mister ha necessità di un certo tipo di giocatori, ma ci ha già dimostrato che, con giocatori che non ritiene in linea con il suo progetto, non ci fa niente. Li schiera poco, solo a tratti, e il loro minutaggio rimane molto basso. Prendere tanto per prendere con Sarri non vale. Specialmente in questa sessione di calciomercato che non si può sbagliare, la prima o quasi senza Igli Tare. Inizia una nuova era, ma bisogna iniziarla col piede giusto.

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