Getty Images

Laziomania: Ok, boomer, la Lazio ha bisogno di più per la Champions
Questo assunto-base ci permette di volare più alto, in tutti i sensi: la Lazio ha bisogno di qualcosa di più se vuole davvero andare in Champions (e non andarci per fare figure barbine). Principalmente credo che il compito di Inzaghi sia esaltare i pregi - e lo sta facendo benissimo - di questa squadra, e minimizzarne i difetti. E non sempre ci sta riuscendo. Anche perché poco assistito forse dalle caratteristiche di alcuni interpreti, troppi inclini ad una certa anarchia mentale. Che è un bel modo per dire che hanno delle lacune di concentrazione francamente vistose. Bravi, ma fanno gli aeroplanini di carta in area invece di marcare.
Sarebbe carino e opportuno intervenire a gennaio regalando ad Inzaghi un difensore davvero forte e pronto: un colpo da maestro, di quelli alla Acerbi. Ma non credo che Tare sconfesserà la sua Vavromania. Il ds è una specie di sorcino del difensore che fino a poco tempo fa giocava in Danimarca, e forse ne ha ben donde. Almeno su carta, perché poi in campo quello che abbiamo visto ci fa onestamente pensar male. Di lui, e dell'operazione onerosa. Sottolineo questo per dire che forse, insistendo su alcuni interpreti, Inzaghi potrebbe farsi male: in partita, purtroppo, anche se a volte vorremmo, non si può fermare tutto e strigliare la squadra. O meglio, da casa sì, ma dubito che abbia effetti concreti, se non quelli di inasprire i rapporti con i vicini per via dei decibel. Voglio fare un breve recap di quello che serve in più, rispetto al molto che già c'è, per arrivare in Champions: - basta esperimenti. E basta far giocare sempre gli stessi. E le due cose non sono sinonimiali.
- Basta esperimenti sul mercato. E basta fare sempre gli stessi errori a gennaio. E le due cose sono sinonimiali, a volte.
- Basta disattenzioni. Non so quanto quest'ultimo punto sia allenabile. Spero di sì, lo spero per Inzaghi, che forse si avvia verso gli ultimi mesi biancocelesti. Lo spero per i tifosi, e per i loro vicini - meglio se di seggiolino allo stadio. Ma più che altro lo spero per i vari Vavro, Bastos e compagnia cantante. Se garantiscono un margine di errore basso, nonostante la squadra sbilanciata a volte, le coperture che saltano, probabilmente quel gap che manca alla Champions la Lazio potrà colmarlo. Altrimenti dovrà sperare che le altre facciano peggio. E di solito, quando punta sul cavallo perdente, quando punta a vivacchiare, a conservare, a mantenere, la Lazio perde.