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Laziomania: O Sarri o Kezman
RISPETTO - Partiamo da qui: questa ultima parte di stagione non potrà e dovrà passare inosservata o sotto traccia. I tifosi dovranno vigilare: i giocatori sono in grado di tenere alta la tensione per questo progetto, qualsiasi sia poi il piazzamento finale? Non è banale, non è scontato: da qui a fine stagione qualcuno potrebbe dare segnali diversi. Segniamocela, questa cosa. Non solo: qui c'è molto in gioco lato rispetto del tifoso. I tifosi laziali hanno riempito spicchi d'Italia sotto pioggia, vento, freddo. Lo dico con un po' di doverosa retorica, ma veramente c'è gente che ha speso tantissimi soldi per stare appresso a questa squadra. E i soldi sono una variabile che vale, se relazionata all'atto di amore di seguire una squadra come la Lazio, che storicamente e in questa stagione particolarmente ha una particolare propensione al masochismo doloroso. I giocatori che sapranno rispettare i tifosi, liberissimi di rimanere. Gli altri - e già qualcuno ha mandato certi segnali - sono liberi di levare le tende.
IL VERO NODO - La questione cruciale, che per ora è un sottofondo confuso, è legata alla permanenza di Sarri. Nel titolo esagero un po', carico, forzo, ma la questione è molto importante. Il rinnovo di Sarri è congelato, quello di Marusic - assistito da Kezman, ex attaccante e agente di Milinkovic Savic e di quel tale Kamenovic - è invece stato siglato. Non dimentichiamoci mai che uno dei possibili strappi tra Tare e Sarri - che ovviamente per la comunicazione ufficiale non sono mai avvenuti, ci mancherebbe - riguarda proprio Kezman. Alleato della prima ora di Tare, l'ex attaccante lo ha aiutato a tenere Milinkovic Savic, ottenendone in cambio un percorso di crescita coerente. Suola in cambio di mancate cessioni, gol e assist in cambio di calciomercati cheti e atteggiamenti responsabili. Non è il primo anno, ma questo - o il prossimo - potrebbe essere l'anno in cui dovremo parlare del futuro di Milinkovic.
Per la Lazio può essere un bivio societario importante: una cessione dorata aiuterebbe per gli anni a venire le casse, le ambizioni, o semplicemente l'indice di liquidità di Lotito e company. Detto tra noi: è forse la più importante cessione in essere da qui ai prossimi 5 anni. Non è poco, anzi.
Come ci si relaziona con questo fatto, che quello che ti può far fare una plusvalenza mostruosa è lo stesso che ti ha chiesto di far giocare un altro suo assistito, che invece puntualmente sta in tribuna per scelta tecnica? E che è stato tesserato con 6 mesi di ritardo, per la medesima scelta tecnica? Il futuro di Sarri si decide. qui, sul filo della diplomazia? Conta il suo amatissimo campo, le prestazioni, una stagione non facilissima, o contano queste bizantine relazioni sotterranee? Tutte e due, mi sento di dire. E una cosa deve essere chiara: il futuro della Lazio cambierà tanto con Sarri, e senza Sarri. Questo non dobbiamo mai sottovalutarlo, sminuirlo, fare del papismo spicciolo alla romana (mortopapasenefaunaltro). Ci giochiamo tantissimo, con questa scelta. Nel bene e nel male, dirà qualcuno più pessimista. Ma è una scelta strategica fondamentale. O Sarri o Kezman. E noi tutti a sperare intorno.