Le critiche arrivate da Hoeness sono state spazzate via con un gol, l'ennesimo di Klose con la Nazionale tedesca. Il presidente del Bayern Monaco, l'ex squadra dell'attaccante, non più tardi di una settimana fa aveva detto: 'Gerd Muller ha segnato contro l'Inghilterra, la Francia e l'Italia. Klose ha segnato l'80% dei suoi gol contro il Liechtenstein e company...'.

Un attacco duro, forse inutile, anche perchè nonostante le parole, che si porta via il vento, Klose è lì, a tre gol dalla leggenda, ma con grande umiltà e intelligenza il panzer dichiara: 'Non mi sognerò mai di accostarmi al Bomber. Glie l'ho anche detto di persona: tu rimarrai il numero uno, indipendentemente dalla statistiche'.

Campione dentro e fuori dal campo, di umiltà e di tenacia, Klose. In Italia come in Germania si parla di lui, che si attesta come migliore attaccante della Serie A insieme con Cavani, che però deve ancora percorrere una lunga strada di successi in Europa e nel mondo. I due attaccanti stupiscono e fanno innamorare i loro tifosi, ma Miro Klose sta per diventare un vero e proprio mito.

A soli tre gol da Muller e con una nazione alle spalle che lo adora, con dei compagni di squadra che giocano per lui e che vogliono essere testimoni, complici di un evento che segnerà la storia del calcio.  Klose è a tre passi dal sogno: tutto il resto - polemiche, critiche e parole inutili - è noia. Centoventicinque presenze e 65 gol, scarpa d'oro del Mondiale 2006. E in quella manifestazione il Liechtenstein di certo non c'era.