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    Laziomania: manuale di WWF Sarri su come rovinarsi la Champions

    Laziomania: manuale di WWF Sarri su come rovinarsi la Champions

    • Luca Capriotti
    Qui la questione della brutta sconfitta della Lazio in Olanda non è quanto questa squadra valga. Ma come interpreti le partite, come giochi, cosa gli scatti dentro, quali elementi remino male, controsenso, contro tempo, e demoliscono la paziente architettura di Sarri. Qui la questione non è essere più scarsi del Feyenoord di Slot, qui la questione è che la squadra che va titolare in campo ha tante incognite. Qui la questione sono le scelte sbagliate di Sarri. Qui la questione però non è tecnico tattica, ma mentale. E su questa leva mentale Sarri ha dimostrato di non saper intervenire. E questo pesa come un macigno ogni volta che la Lazio cade male. E contro il Feyenoord è caduta malissimo. 

    MANUALE DELLA LAZIO - La Lazio scrive un primo tempo da manuale: manuale su come rovinarsi la Champions League. Parliamoci chiaro: in Champions prestazioni di questo tipo sono indecenti, ingiustificabili, e questa competizione ha un livello tale che perfino un girone da Europa League può diventare letale. Perfino il Feyenoord ti può rifilare tre pappine. Lo fa in virtù di un primo tempo in cui la Lazio prende gol ogni volta che è nell’aria, ovvero tradotto: ogni santa volta che il Feyenoord vuole, segna. E lo fa sfruttando gli inestetismi di qualche giocatore che va al 25%. E diciamolo: la differenza tra le prestazioni dello scorso anno di alcuni, e quelle di quest’anno è abissale. E mi spiace dirlo: sto cominciando a sospettare che le varie questioni contrattuali, e di presenze, e di centralità abbiano un peso importante in giocatori che vanno troppo male, troppo lenti, troppo disarmonici. Dico una cosa grave: se non fosse un problema inconscio, sembrerebbe quasi che lo facciano apposta. 

    I gol subiti sono da manuale dell’orrido, la mancanza di reazione è un sacrificio umano, il nostro, che non ci meritiamo. Siamo sull’altare di una squadra pazza, che qualche ora prima domina, e qualche ora dopo prenderebbe 3 gol pure dai miei amici del calciotto del lunedì. E sapete qual è veramente la cosa grave? Che Sarri, almeno a mezzo stampa, più volte ha detto di non saper intervenire su questa cosa. Di non capirla. Su questa cosa brancola nel buio. Certo, potrebbe cominciare col togliere chi sembra remare contro, chi va in prima mentre gli si richiede una quarta, chi, come Immobile, sembra leso nelle sue più elementari capacità tecnico-tattiche. Manco il pressing gli riesce più. La situazione Immobile merita un capitolo a parte, gli altri meriterebbero un capitolo di manuale di psichiatria, se non fosse che il calcio per fortuna è una cosa meno seria. 

    IMMOBILE WWF - Sarri sta facendo il WWF di Immobile. Lo sta proteggendo tipo panda raro. E del panda, per inciso, ha pure qualche movenza. Meno la pacifica vita di bambù, a giudicare dai virgolettati che, giura, non rispecchiano le sue lacrime sincere e il suo profondo dispiacere. Di certo, sul campo appare in nettissima difficoltà. Castellanos è una buona punta, ora sembra Maradona al confronto. Ad Immobile contro il Feyenoord non riesce niente. Certo, non fa gli errori da quarta elementare dei Casale o dei Marusic, non sembra uno zombie come Felipe Anderson o Zaccagni, ma di certo è molto lontano dal somigliare a Ciro Immobile. Non fa più paura: un attaccante che non spaventa le difese avversarie, è l’attaccante che ci serve? Sarri lo protegge, lo cura, ma la riserva indiana che gli sta costruendo intorno non lo salverà: Immobile deve salvarsi da solo, e deve farlo con forza d’animo, carattere, capacità di leggere i propri limiti e sfruttare la propria esperienza. Contro il Feyenoord non è un favore farlo giocare, ma un supplizio. Un errore di Sarri.

    GLI ERRORI DI SARRI - Sarri ha questo peccato capitale: non ha capito la radice forse inconscia, forse fin troppo conscia, dei problemi della sua squadra. Ok, questo lo abbiamo capito. Però legge pure male la gara: si facesse pure lui un esame di coscienza, o un esame di vista: che quella formazione non fosse in grado di competere fisicamente contro il Feyenoord, che avesse troppi da recuperare stile Lourdes e poche certezze, si capiva sin dal primo sguardo. E sorprende che un tecnico tanto preparato, che qui abbiamo sempre difeso, non solo non riesca a limitare questi robusti e osceni cali di prestazioni, ma si faccia infilare così malamente dallo Slot di turno. Questa roba deve far riflettere tutti: il girone non è compromesso ma ora si fa complesso. Non si può più sbagliare, e la Lazio di errori ne ha fatti fin troppi. WWF o no, la Champions merita di più.

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