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    Laziomania: ma quale Lukaku, ringraziamo Tare per il difensore forte!

    Laziomania: ma quale Lukaku, ringraziamo Tare per il difensore forte!

    • Luca Capriotti
    Altro che Lukaku (giustamente incensato da tutti), se questa Lazio avesse quel difensore che abbiamo implorato... a questi livelli altissimi si paga tutto, la delusione è tanta, normale, ci sta. Ma bisogna fare entrare una nota di realismo: non abbiamo la capacità di battagliare DAVVERO contro l'Inter. Che vince una gara con grande consapevolezza, con capacità di leggere gli episodi chiave (rigore + rimpallo su Lukaku) ma anche molto solida dietro. La vera difficoltà della Lazio non è tanto qui però: non sta nell'incapacità di servire una palla buona che sia una a Ciro Immobile (difficoltà che c'è stata, eccome). È la pochezza del reparto arretrato che fa perdere la Lazio (anche se Muriqi poteva impegnare di più i centrali dell'Inter, idea mia): è bastato uno scambio nello stretto e poi palla ad un incredibile Lukaku per abbattere le fragili pretese dei Parolo di turno. Serviva proprio quel difensore là, che imploriamo da 1 anno, grazie Igli.

    ATTACCO NON RIDE MA LA DIFESA PIANGE - Conte fa una partita per costringere la Lazio a ridursi ai suoi difetti. Neutralizza l'attacco abbassando tantissimo i suoi difensori, mettendoli nella miglior condizione possibile, con pochi metri dietro da attaccare e tanti palloni alti da conquistare con facilità. La Lazio gioca tantissimi palloni, ma crea pochissime chance, sbattendo su un muro di gomma e cross, facili prede degli Skriniar di turno (partita impeccabile). L'attacco della Lazio non ride eh, ma la difesa piange. 

    Le assenze fanno il loro (out Radu a pochi minuti dall'inizio, out Luiz Felipe), ma Inzaghi decide di non fare giocare mai Musacchio (ah, sarebbe il nostro acquisto di gennaio per salvare la difesa, per ora salva il calore della panchina). La partita è stata sempre in bilico, perfino con la Lazio sotto di due. Ma la Lazio non ha una difesa di qualità in grado di contrastare dei CAMPIONI, come Lukaku e Lautaro. Appena la difesa non si basa più sul collettivo ma sulle qualità individuali, la Lazio prende acqua malamente. Fa male vedere il 35enne Parolo asfaltato da Lukaku, ma un gigante come l'attaccante dell'Inter vince facile anche prima contro un buon Hoedt (che però fa un errore, e causa un rigore), tolto per l'oramai arcinota regola di Inzaghi. Un giallo, una sostituzione, senza nessuna eccezione. Come se un rosso alla fine sia peggio di 3 gol presi. Mi direte: questo Lukaku è immarcabile. Nessuno lo è, se esiste un difensore forte davvero. Poteva giocare Acerbi al centro? Andatevi a leggere il p.s. finale. 

    Davanti fa malissimo Immobile, meglio Correa, forse andava tolto prima il miglior attaccante della Lazio perché non solo non viene servito, ma sbaglia pure quel poco che gli capita tra i piedi (e ci fa prendere terzo gol). Contro due big assoluti Skriniar e de Vrij (lo so, fa male leggerlo), non c'è stato verso. Serviva il miglior Luis Alberto: abbiamo visto uno dei peggiori. La Lazio combatte, corre, prova a rimanere sempre in partita, ma l'Inter è alta qualche posizione di classifica in più, è costruita per quelle posizioni. Non si basa sui miracoli di Inzaghi. Pensate, se all'Inter serve un difensore, lo prende. Vero, Tare?

    MUSACCHIO, UN PROBLEMA?  - Ah, ma direte voi, la Lazio gli ha preso Musacchio ad Inzaghi. Ma siete gli stessi che chiedevate di aspettare Vavro, che ora sta sedimentando in panchina all'Huesca. Ci deve essere qualche leggero problema comunicativo se, per aiutare una difesa che ha fatto male, arriva Musacchio e non gioca manco senza due titolari. Ci deve essere qualche problema, decidete voi con chi: con Tare, con Inzaghi, con Musacchio.

    LA CLASSIFICA - Il problema per la Lazio è sempre lo stesso: sono 7 squadre in 10 punti, troppo corta la classifica, troppe squadre a battagliare per questi 4 posti Champions. La delusione è immensa, ma questa partita era un oracolo: ha detto qualcosa sulla Lazio, ma non ha detto l'ultima. Direi che i ragazzi di Inzaghi hanno dimostrato in questo 2021 che possono provarci fino alla fine. Probabilmente se in estate la società avesse preso un difensore di livello assoluto questa notte di Milano avremmo visto qualche minima resistenza a Lukaku. Gli errori si pagano, ma non poter competere con l'Inter prima in classifica, non vuol dire restare fuori dal sogno Champions. Non ci esclude da niente questa sconfitta, ci legge i difetti ma non significa granché nella lotta Champions. Questa Lazio lotterà fino alla fine, con qualche rimpianto, con i suoi se, i suoi Musacchio in panchina, i suoi soliti infortuni. Ma anche la sua grandissima capacità di rimanere sempre viva, sempre orgogliosa, sempre a testa alta. Questa sconfitta è semmai un avvertimento per il Bayern Monaco. Serve più prudenza, più idee, maggior lucidità e furbizia. Ma il cuore no, il cuore non bisogna insegnarlo a questa squadra. Il cuore e l'anima ci sono sempre.

    P.s. avrete notato che non ho commentato i cambi e le scelte di Inzaghi. Fate lavorare gli allenatori. E soprattutto di questo nostro allenatore bisogna baciare la terra sui cui cammina. Sarà la mia posizione da qui alla fine della stagione.

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