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Laziomania: Ma lasciate stare Ciro Immobile una buona volta, perbacco!
Per questo attaccarlo e flagellarlo per le sue partite in nazionale è ingiusto e meschino. Primo, perché non è vero che: alla Lazio giocano tutti per lui, appena esce dal suo contesto non va bene. Non è proprio così, in realtà dovremmo correggere: alla Lazio giocano tutti per lui, in Nazionale non gioca nessuno, per nessuno. E questo già avrebbe il potere di assolverlo, ma non basta: è giusto, e sacrosanto, pure difendere il diritto alla stanchezza di Ciro Immobile. Quello che Di Biagio, per altrettanto sacrosanto Proviamoletuttismo, ha ignorato platealmente, mandando in campo un giocatore che aveva tutta l'aria di aver bisogno di riposo.
Non ho simpatia a prescindere per Ciro (è un calciatore, non deve stare simpatico, deve fare il suo lavoro, per il resto non lo conosco affatto), ma, lo ammetto, ho molta simpatia per chi ha dato tutto, molto più di tutto, ed ora non è al top. Forse perché ad aprile pure io ho grosse difficoltà a mollare il cuscino, o forse perché questa teoria deleteria del Staresemprealtoppissimismo è così artificiale, computerizzata, finta che sembra partorita da una specie di mente diabolica, non da uno che, quando suona la sveglia, darebbe tutti i suoi averi e tutto il suo cuore, i suoi risparmi, i suoi biscotti e la playstation pur di poter dormire altre 3-4-5-6 ore. Forse cozza un po' con il celodurismo piuttosto in voga di questi tempi, o con l'idea che bisogna per forza ammazzarsi, consumare, segnare, crepare (possibilmente senza fattura e scontrino, grazie), però fate il piacere sacrosantissimo: lasciate stare in pace Immobile. Per pietà, non vi tiriamo fuori tutti i suoi numeri, ce lo siamo imposto all'inizio dell'articolo. Ma perbacco, fatelo riposare, una buona volta!