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    Laziomania: Luis Alberto è come le luminarie di Natale

    Laziomania: Luis Alberto è come le luminarie di Natale

    • Luca Capriotti
    Luisi Alberto è come le luminarie di Natale. Ma partiamo da Immobile. Il nostro ultimamente è stato vittima di scherzi continui: quello famoso di Striscia la Notizia, uno classicone ma comunque efficace di Insigne in Nazionale. Ma lo scherzo più grosso può farlo Mancini: a questo punto, se dovesse saltare la gara contro il Portogallo, quello sì che sarebbe uno scherzaccio amaro. 

    Più che falso nueve, sarebbe vera bocciatura. Immobile giustamente non si aspetta scherzetti. Ma questo Mancini è un po' cambiato, ma non nel dirgli di andare in panchina. 

    Un altro un po' cambiato è Inzaghi. In effetti è cambiato molto:  il mister sbarazzino, liquido, in questo iper moderno, capace di variare moduli, idee, precauzioni sulla base dell'avversario, sembra una specie di lontano ricordo. Ora è un po' più rigidino, da quando c'è l'Europa League di mezzo cambia molto, in termini di energie fisiche e mentali. Cambiare senza allenarsi, cambiare senza grossi margini di energia e concentrazione è complicato. Per questo Inzaghi non cambia più. L'importante, verrebbe da dire, è che non si atrofizzi e questa apparente rigidità non gli faccia lo scherzo più grosso, quello di non farlo più muovere.

    Infine mi sono svegliato con questo tema, l'ho messo subito all'inizio:  chi può giocare a fianco di Ciro Immobile? In qualche modo Luis Alberto sembra essere in grado di giocarsi le sue chance. In qualche suo oscuro modo psicologico sta provando a rialzarsi. Piccolo MA, nemmeno troppo piccolo: c'è grossa concorrenza (oltre a c'è grossa crisi). Correa è rampante, sbaglia tanto ma perché vuole fare tanto. Caicedo sbaglia poco, fa tanto, è tornato dall'infortunio. Forse, a guardare i risultati, è la spalla di Immobile che ha fatto meglio fino ad ora. Ora l'ennesima sosta ci dirà se questo mondo infame avrà almeno un Luis Alberto ad illuminare l'aria. Altrimenti, di sosta in sosta, siamo arrivati al mercato. Parlarne ora, di un giocatore totalmente svalutato, mi fa sentire fuori tema come le luminarie di Natale appesa ad agosto. Ma tra un po' sarà dicembre. Allora, a quel punto, non saranno più così fuori stagione. 

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