Libera Guido Guerrieri, Pioli. Libera il portiere classe '96, ex Primavera, attualmente terzo portiere. Mostralo: mostralo a tutti, come premio per una stagione vissuta in tribuna, come premio per aver relegato all'imperfetto del parare la sua carriera, nel nome delle esigenze Uefa sovrane. Il portierino non è andato a farsi le ossa perché possiede, lui sì, tutti i requisiti fondamentali per rendere soddisfatti i parametri Uefa riguardante l'iscrizione alle coppe Europee: Guerrieri bellosguardo se l'è dovuta vedere questa stagione biancoceleste, come se la sono, per modo di dire, dovuta godere i tifosi biancocelesti, in una scena per molti versi simile più ad Arancia meccanica, che all'indubbio brivido di piacere che dovrebbe provocare una partita di calcio.

Brivido che, in queste ultime partite stagionali, potrà anche dare l'Europa League, ma deve anche, per forza, convinciamoci vi prego, accendere il campionato. Dacci oggi il nostro spunto interessante, Pioli: non ti preghiamo certo di salvare l'animuccia di Ravel Morrison, per cui oramai si è sviluppata una certa curiosità morbosa, ma accendi un cero a questa stagione. Indoviniamo i motivi della sua malinconia britannica: non certo solo Starbuck's, o Primark, ma magari una certa mancanza di fiducia, che si perde, ma una volta persa, a quanto pare non è stato mai possibile riconquistarla. Ma almeno, riconquista i nostri occhi, Pioli: libera Guerrieri, dacci oggi il nostro brilluccichio negli occhi quotidiano, non permettere che ultimo straccio di stagione viva solo di due serate praghesi.

E non ti far difendere solo dai tuoi soliti pretoriani, che rimarrebbero vicino al trono comunque, fino alla fine. Se, come ci spiega Mauri, questo è uno dei migliori gruppi che abbia mai avuto, chi ha giocato di più ben volentieri si farà da parte, per farci vedere mica Morrison (tranquillo, non ti agitare, sì, lo sappiamo, lo abbiamo nominato troppe volte), ma almeno un Palombi (punta della Primavera), un Mattia (difensore centrale, sempre Primavera). O se puoi, Pioli, libera Guerrieri. Dacci pane, stavolta, e qualche gioco da circo, qualche balocchetto per poter dire, è giovane, è promettente, è nostro, ce l'ha addosso da anni quella maglia. Non di solo pane vive l'uomo, però in una stagione affamata, perfino un tozzo di Guerrieri, può farci brillare gli occhi, come fosse la prima volta, che assaggiamo qualcosa di buono.