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    Laziomania: le grasse risate per il video del figlio di Lotito

    Laziomania: le grasse risate per il video del figlio di Lotito

    • Luca Capriotti
    In casa Lazio gira un video da qualche ora: Enrico Lotito, il figlio del presidente, che non riesce a finire un discorso, si impappina, sembra in difficoltà a parlare in pubblico. Lo trovate quasi ovunque, sui social, se non ve lo hanno inviato i vostri amici della Roma (già, sono sempre in prima linea quando devono distinguersi in eleganza). Punto primo: Enrico Lotito è un ragazzetto, sta parlando davanti a molta gente, può impappinarsi quanto vuole. Sta lì perché è il figlio del presidente? Certo.

    Diventerà il presidente della Lazio, ora che Lotito è senatore, o in futuro? La Lazio è una società quotata in borsa, seguirà gli iter necessari, e se ci sarà la possibilità e Lotito deciderà questo, accadrà questo. Detto tutto questo, seguitemi un attimo nel sottile ragionare: prendere in giro Lotito Enrico è una porcata. 

    IL VIDEO - Per chi non lo avesse visto: evento pubblico, Enrico Lotito ora ha un po’ di ruoli istituzionali dentro la Lazio. Ok, non ha meriti, e questo lo dite tutt*, può essere una contestazione corretta. Chiaramente non avete girato molto il nostro sistema paese, o non avete sentito Lotito quando preannunciava più e più volte che lo avrebbe fatto presidente. Eravate distratti, forse eravate intenti a sbertucciare qualcun altro, che vi sembrava inferiore, dall’alto della vostra fine oratoria pubblica, o dei vostri meriti manageriali indiscussi. 

    ENRICO LOTITO - Non entro nel merito del ragazzo, non entro nel merito delle sue difficoltà (nel video), o nelle chiacchiere che si fanno su di lui – Dio vi vede, piccoli sibillini – il punto è prendersela con lui, un ragazzino che si inceppa. Questo è inaccettabile. Si tratta di una roba da bulletti nerboruti sul web, che chiaramente non sanno nulla di public speaking, ma in generale evidentemente non hanno mai avuto uno stop, un problemino, tranne forse quelle volte che sanno solo loro e chi era con loro, in privata sede forse. Certo, ovvio: i problemi vanno lavati in casa, se la figuraccia è pubblica apriti cielo. Una mentalità da paesello degli anni ‘40, tanto cara all’Italia fintamente moderna attuale. Enrico Lotito può avere tutti i difetti del mondo, ma lo voglio dire ai laziali: è uno che la Lazio la segue, la tifa, ci si appassiona. Praticamente è cresciuto dentro la Lazio, ha visto più Lazio di molti di voi (o siete stati tutti a Campobasso con Guidone e i suoi leggendari panini?), però giustamente gli fate fuoco amico. Ci sta, tra laziali, vero? Questo è il vostro modo di intendere la Lazialità? 

    Aggiungo un’altra cosa: siamo in un’epoca buia, in cui devono nascere startup che spiegano che la psicoterapia non è una roba da pazzi da rinchiudere, in cui i piccoli difetti, le screpolature, gli inceppamenti non sono un acne di cui vergognarsi a vita, un marchio di infamia, ma qualcosa da cui si può imparare, crescere, maturare. Qualcosa che si può accettare, con cui si può convivere. E invece no. A quanto pare per qualcuno, non vale per Enrico Lotito. Per voi sì. Per lui no, per lui solo grasse risate. Che però non lo dimenticate mai: vi qualificano.

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