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    Laziomania: Lazio come 'Black Mirror', arriva l'app: dopo Immuni c'è Insulti?

    Laziomania: Lazio come 'Black Mirror', arriva l'app: dopo Immuni c'è Insulti?

    • Luca Capriotti
    Dopo le sagome allo stadio, pare che Claudio Lotito abbia in testa un'app per registrare e trasmettere all'Olimpico le reazioni e le esultanze dei tifosi. Immediatamente mi è venuto in mente l'avvertimento di mio nonno, prima di portarmi allo stadio: "Non ripetere quello che senti". Lui in particolare voleva evitare delazioni con nonna, dal momento che aveva una particolare predilezione per la polemica sgarbata con le decisioni arbitrali. Ma tant'è, oramai siamo arrivati quasi a Black Mirror: dopo Immuni, c'è Insulti. O qualcosa del genere: non si crederà mica che il tifoso medio viva la partita come una casta educanda in un convento di Carmelitane? Il calcio è passione verace, forte, è adrenalina a picco, intensità, forza motrice verso l'alto al gol e verso il seggiolino per la rete subita. Francamente non capisco questa ansia di sostituire per forza i tifosi. Avrei preferito altre battaglie, per esempio per un accesso contingentato allo stadio, luogo all'aperto e in generale piuttosto vasto. Visto che, nella mia povertà, l'idea dell'app mi ha colpito, vorrei proporne altre per rendere più realistica l'esperienza stadio dal divano di casa.

    LE ALTRE APP BLACK MIRROR - Partirei, e i tifosi della Lazio sanno di che parlo, dell'app "bagni dell'Olimpico". Grazie a questa meravigliosa applicazione gratuita, si può rivivere in toto l'esperienza sicuramente formativa di una gita nella parte più vera dello stadio: dagli odori e sapori, nell'app l'obiettivo sarebbe raggiungere l'agognato wc, nei canonici 15 minuti tra primo e secondo tempo. Una vera e proprio Battle Royal tra persone che chiacchierano del risultato, venditori di patatine, sporcizie varie e file chilometriche. Una volta arrivato al traguardo, si potrebbe simulare il nauseabondo odore che molti ricordano come se fosse ieri, un vero e proprio inno alla vita.

    Rilancio: per i tifosi più incalliti, l'app "Parcheggio sul marciapiede". Dopo aver dribblato in stile gioco di corsa nuovi flussi del traffico, deviazioni e runner, il tifoso dovrà cercare posto vicino allo stadio, tra gli sguardi di pietra dei vigili urbani e l'evidente ostilità dei cittadini del quartiere Flaminio. Non vale uscire 5 ore prima e fare colazione in zona stadio: bisogna provare l'ebbrezza di trovare parcheggio alle 3 meno un quarto, in ritardo, soffiando l'ultimo posto utile ad altre 5 macchine in folle ricerca.  Per finire negli anni '90 sarebbe andata molto di moda l'app iScavalco: chi è abbastanza agile da scavalcare le vetrate per un salutino alla biondina in Tribuna Tevere? L'app culinaria per il panino casereccio e quella con le playlist per gli insulti più variegati ad avversari e/o giocatori particolarmente indolenti la lascio alla fantasia degli appassionati.

    IL SETTORE OSPITI DEGLI AVVERSARI - Si potrebbe pensare anche di simulare un settore ospiti. Parafrasando l'iniziativa delle sagome, si potrebbe riempire lo spicchio dedicato agli ultras avversari con tutti gli avversari di Lotito: probabilmente si dovrebbe concedere loro anche la Curva Sud, tanti sono. Ecco la sagoma di Cairo, ecco quella di Andrea Agnelli, uh laggiù c'è Marotta, vogliamo metterci per fare folklore pure qualche collega, poi più in basso si potrebbe inserire perfino il ministro Spadafora. Pensate: l'app "Insulti" la gradirebbero di certo. Sarebbe tutto un incedere maestoso di cori "Lei è un virologo?", "Il calcio non ricomincia", "Non ce l'ho con il calcio", "Superlega, superlega!", "Vendici Milinkovic a due lire", "Lotirchio", "Un articolo al giorno su Gazzetta". Pallotta? Pallotta no, i tifosi della Lazio probabilmente lo vorrebbero in Curva con loro. 

    N.B. Tutto l'articolo è una leggerissima nota di colore (non contro Lotito, che di battaglie ne fa fin troppe) per sottolineare come nessuno, nessuno si stia battendo seriamente per riportare i propri tifosi allo stadio, rispettando le norme e preservando la salute. Meglio tutti davanti alla tv?

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