Inizia la settimana sacra, e la Lazio si porta a casa la gara contro l'Udinese grazie ad una prestazione champagne (si fa per dire), che balla sul filo sottile tra la fase REM e lo sbadiglio.
Quello che contava, nella visione pragmatica di Inzaghi, era ottenere i due punti in più rispetto ad un noioso pareggio, e pazienza per il modo, a così poche ore da una gara quasi mistica, come un derby in semifinale di Coppa Italia.
Per questo può anche difendere la decisione dell'arbitro, che ha assegnato un rigore piuttosto dubbio, parlando "traiettoria del pallone che cambia".
Cambia anche la sua Lazio. Ha creato infinitamente di meno rispetto al solito ma ha vinto.
Alcuni difetti strutturali rimangono: sembra difficile concretizzare quando le ali creano, ed è un grosso problema che va addestrato.
Anche lá, come per il calcio di rigore, sarà un problema di cambio di traiettoria del pallone?
Diciamo che chi si aspettava una Lazio sicura di sé, capace di arrivare al derby a spron battuto, convincendo e convinta, forse sarà rimasto deluso.
Ma quando si entra nella settimana del derby, che a Roma è praticamente sacra, i timori crescono, le prestazioni appassiscono, il tema tambureggiante è sempre quello, di sottofondo.
Inzaghi lo sa, e ha provato a fare qualche calcolo con i giocatori più stanchi. Non è che la risposta sia stata incredibile, con un grosso però: a volte bisogna vincere, senza fare gli schizzinosi.
Nell'esatto contraltare alla prestazione contro il Chievo (grande gara, e sconfitta negli ultimi minuti) la Lazio ha difficoltà ha trovare grossi flussi di gioco contro l'Udinese attenta e piuttosto concentrata (tutto meno che molle e demotivata, come le cronache raccontano le squadre che hanno pochi obiettivi). Nella ripresa Inzaghi cambia assetto, e riesce a creare maggiori presupposti.
Prima della partita un mazzo di fiori è stato portato vicino alla tribuna, per ricordare un grande tifoso della Lazio scomparso, Fabio. Forse c'è anche il suo zampino, nella traiettoria che cambia del pallone, nel rigore di Immobile che porta la Lazio alla vittoria.
Difficile capire se, al di là del rigore, sarebbe bastato il cambio modulo a trovare la via del gol. Ma la via dei 3 punti si può raggiungere in tanti modi, e stavolta il navigatore ha detto rigore dubbio, ed ennesimo gol di Immobile.
Anche le vie per vincere il derby sono infinite: dal 26 maggio la Lazio non ne ha imboccata (e imbroccata) una.
Servirà di più di una traiettoria del pallone che cambia per tornare alla vittoria.