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Laziomania: l'eterno ritorno di Immobile
A SALERNO - Siccome sul suo ritorno la Lazio si gioca tanto, tantissimo, è stato il tema principe del match di Salerno. Certo, la Lazio fa una gara matura, di livello, seria. Fa la gara che serve e che si sente di fare in piena corsa Champions, con tutti gli scontri diretti da fare. Non dimentichiamo: la Lazio viene dall’annichilimento patito contro l’Atalanta. E riprendere a vincere era tutt’altro che scontato. E soprattutto farlo a Salerno, con un nuovo allenatore sulla panchina granata, e con un Immobile incognita. Benino col Cluj, ritorno al gol, ora si riattiva del tutto l’ineluttabile feeling con la rete, o bisogna ancora aspettare. Lo avevamo detto: dalla sua condizione e dai suoi tempi di recupero dipende tutto.
TUTTO DIPENDE DA CIRO - Da Immobile e dal suo stato di forma dipende tanta stagione della Lazio. Dalla sua capacità di buttarla dentro in match complessi, giocati sul filo dipenderà il piazzamento della Lazio, e le possibilità reali di giocarsi la Champions mai così invocata. La società ha scelto la linea di Tare: anche Lotito ora vuole la Champions. Poco conta che, per monte ingaggi, già l’Europa League sarebbe quasi lussuosa. A Sarri si chiede il miracolo, come lo si è sempre chiesto ad Inzaghi. E non sarebbe un miracolo, se non fosse fatto con 14 giocatori. E affidandosi quasi interamente a Ciro Immobile, e al gioco di Sarri.
GOL DI SARRI - Se è vero che Ciro torna al gol anche in campionato, è altrettanto vero che lo fa con un’azione di chiara matrice Sarrista. Questo gol è fatto col favore del Sarrismo: un’uscita palla basata sui triangoli, sulla costruzione di linee di passaggio in grado di creare spazio per la sgroppata di Marusic. Il gol è una naturale conseguenza del Sarrismo. Una sua derivazione non del tutto necessaria, peraltro, ma doverosa per ribadire ancora una volta che gli allenatori non incideranno al 100% su quello che vediamo in campo, e molto fanno i calciatori, ma la visione che hanno ha il potere di farti vincere o perdere le partite. Ha il potere di rompere il muro di cinta granata, durato 1 oretta, per portarla a casa senza pensarci troppo. Il resto è ancora da scrivere, ma ripartendo da qui. Un gioco che esalta i singoli.
CALENDARIO - A guardare il calendario, ci sono due gare ancora da vincere per forza, in Romania e contro la Samp. Sono cruciali, fondamentali, anche per capire quanti punti togliere alle altre, e come stanno messe davvero. Poi inizierà una girandola folle tra scontri diretti e fare toste che ci diranno tante cose. La prima sarà: Sarri ci farà fare altri punti? E quanti sarà in grado di portarne Ciro Immobile. In questo scusatemi, ma chissenefrega di quelli del Fantacalcio. Qui ci frega solo della Lazio.