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    Laziomania: l'effetto Inzaghi e la variabile Gabrielli

    Laziomania: l'effetto Inzaghi e la variabile Gabrielli

    Non è che una vittoria salvi la faccia, la patria, o più semplicemente la Lazio. Quella contro il Palermo più in difficoltà negli ultimi anni è una piccola vittoria di Pirro, ovvero una vittoria piccola piccola nella sconfitta generale. Ma ci sono due elementi da tenere in considerazione: l’effetto Inzaghi e la variabile Gabrielli. 

    L’effetto Inzaghi è duplice:
    il neo-mister ha agito sulla testa dei giocatori, muovendo le leve motivazionali che erano arrugginite, senza attribuire colpe, sotto Pioli. Ha ridato slancio, lucidato, ripulito, da un lato. D’altro canto ha fatto tutto quello che un allenatore che subentra deve fare: cose logiche, semplici, tipo mettere in campo Klose, reduce da una doppietta con l’Atalanta e poi lasciato due partite colpevolmente in naftalina (anche se lo stesso Klose, forse da gran signore, ci ha tenuto a sottolineare che non è che sia cambiato molto, con Inzaghi), tipo mettere in campo Keita, che ha letteralmente incendiato la fascia, anche se incendiato non è proprio il termine esatto, e lo vedremo dopo. L’abbraccio tra Felipe Anderson e Inzaghi dice tutto: è stato il mister a chiamargli scatto e inserimento, lui lo ha seguito, ed è arrivato il terzo gol. Come dire: non è cambiato nulla, ma intanto qualche piccolo particolare, fondamentale nell’universo calcio, dimostra che forse, in realtà, è cambiato molto, quasi tutto. 

    Dicevamo di incendiare, dicevamo di variabile Gabrielli: senza ombra di dubbio si potrà dire che, al di là del campo, la partita vera è stata quella tra vigili del fuoco e fumogeni, petardi e signorilità varie partite dagli spalti. Senza entrare nel merito dello sconcertante e deprecabile e schifoso anti-spettacolo offerto dal prepartita, dal punto di vista politico ogni calcio dato al tifoso a terra, che fosse palermitano o biancoceleste poco importa, è un calcio forte al tavolo delle trattative che faticosamente si stava cercando di metter su con le istituzioni per eliminare le barriere in curva. Anche se una vocina, piccolina, non fa che chiedersi: ma con le barriere, tutto quello che è successo, lanci vari e seggiolini bruciati inclusi, si sarebbe evitato? 

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