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Laziomania: Inzaghi è il nostro Draghi 'whatever it takes'
INZAGHI AD OGNI COSTO - Lotito già ha fatto la sua proposta, Inzaghi ci pensa, potrebbe diventare una specie di unicum in Italia. Qualcuno dice "alla Ferguson", si spera molto che questo Inzaghi TER arrivi, e non sia come il Conte (l'altro, non quello nerazzurro) nostrano. Va detto: in un paese dove viene licenziato chi vince lo Scudetto (Sarri) e chi ha dalla sua già tanti Scudetti viene criticato ogni volta sulle montagne russe di una stampa che segue pedissequa gli umori dei tifosi (sempre Conte), Inzaghi potrebbe rappresentare una potente anomalia. Come molti sperano sia Draghi. Io lo dico, certo di interpretare il pensiero di molti: Inzaghi va rinnovato Whatever It takes. Ad ogni costo.
AFFINITÀ E DIVERGENZE TRA INZAGHI E IL COMPAGNO DRAGHI - Ad ogni costo: ad ogni costo bisogna cambiare un ammonito, bisogna lanciare Milinkovic, bisogna fare segnare Immobile e giocare dal basso. Inzaghi ad ogni costo: ad ogni costo Vavro fuori rosa (ha anche avuto la faccia di lamentarsi, dopo la gita romana dello scorso anno), ad ogni costo gli stipendi (gli straordinari di Aprile cit.), ad ogni costo la stessa formazione, le piccole scaramanzie, gli acquisti rodati davvero (Musacchio), ad ogni costo vincere, crederci, lottare sempre. Inzaghi che sposta Marusic e gli fa rimettere il pallone in avanti: ad ogni costo. Inzaghi e la sua indubbia competenza da (governo) tecnico, Inzaghi più bello ma meno bravo in matematica (ma 6 cambi ancora no, non li ha fatti). Inzaghi sotto stress che deve gestire il Recovery Plan della rosa ogni 3 giorni impegnata e Inzaghi alle prese con le emergenze. Inzaghi che ok non avrà gestito la BCE ma parlateci voi di mercato con Tare alle prese con l'indice di liquidità. Inzaghi che si è costruito da solo di alto profilo e Inzaghi che magari non avrà ricevuto l'incarico da un Mattarella piuttosto irritato ma siamo sicuri che un pranzo con Lotito commosso sia tanto meglio?