Laziomania:| Non tutto è perduto
La Lazio non vince in Europa ma rimane in corsa per la qualificazione. La gara contro lo Zurigo doveva essere il rilancio anche per il girone di coppa, e invece è stata un'occasione sprecata. I tanti gol mancati ed un grande Guatelli (il portiere degli svizzeri, che ha parato tutto quello che poteva) lasciano nei tifosi biancocelesti l'amarezza della mancata vittoria. Ora non si potrà più sbagliare: almeno due vittorie su tre devono essere portate a casa. Se così non dovesse essere, la corsa europea biancoceleste potrebbe arenarsi. La Lazio ha creato molto ma non è riucita a fare il gol vittoria: davanti a sé ha trovato una difesa organizzata, un portiere in giornata e una buona dose di sfortuna.
Nel secondo tempo, un po' come contro la Roma, ha schiacciato il proprio avversario, rischiando anche qualcosa ma creando sicuramente tante occasioni importanti. Ma come in ogni gara, ci sono note positive e negative. Lulic, ad esempio, è sicuramente l'uomo che in questo momento sta dando qualcosa in più rispetto agli altri. Grande corsa e progressione, una buonissima tecnica e nessun problema a giocare sia a sinistra che a destra: sicuramente una sorpresa... per chi non lo conosceva. Il bosniaco, dopo aver cambiato la gara nel derby, ieri ha corso per 90 minuti senza mai fermarsi facendo molto bene sia in fase offensiva che in fase difensiva.
L'altra nota positiva è sicuramente l'intatta possibilità di qualificazione dopo la vittoria dello Sporting Lisbona contro il Vaslui. Radu e Cana sono invece le note negative. Il romeno pare non essere ancora in forma: ieri sembrava sbadato, ha sbagliato tanti palloni semplici e ha messo in difficoltà Marchetti in diverse occasioni. Lorik Cana invece è ancora un oggetto misterioso, che però si sta facendo scoprire nel modo peggiore. In Francia e in Turchia ha fatto bene, ma erano campionati diversi; in Italia rischia molto di più quando con troppa foga va alla ricerca del pallone. Deve migliorare e giocare con maggiore continuità, cercando di limitare soprattutto la sua irruenza.