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Laziomania: Immobile logora chi non ce l'ha (e devo chiedergli scusa)
Lo so, cosa diranno: eh i rigori, eh all'estero, eh ma Ciro in Nazionale. Francamente, se ne infischia: uno che segna così tanto capita una volta a generazione in questo benedetto paese, e si riesce pure a trovare il pelo nell'uovo, il difettuccio, gli errori in carriera. Non saranno mai abbastanza le scuse che dovrete a Ciro Immobile. Se ci fosse un tribunale della storia del calcio, qui ed ora, sareste condannati. Ma non per altro: vi siete persi il miglior bomber di questo campionato mentre spiluccavate le pulci sul suo curricula. Che è una cosa che fanno i macachi tra loro. Rispettabili nel loro grooming, ma non chiedetegli di parlare di calcio.
Il gol che fa Immobile voi Generazione Z lo definireste "alla Dybala", mio padre e i suoi sodali 50enni direbbero alla Bruno Giordano. Dopo aver superato uno come Giorgio Chinaglia, Immobile cammina nella leggenda come io e voi andiamo dal panettiere. Anche noi rispettabili, ma tra 50 anni sui tabellini degli Almanacchi non ci saremo. Lui sì.
Ora questo Immobile deve fare i due gol che mancano, anche perché la Lazio merita di finire almeno sul podio questa stagione Champagne. Voglio farmi un bagno nel suddetto se finiamo sopra tutte e due le nerazzurre: tra le viperate di Gasperini e gli "andiamo a vincere fuori dalla comfort zone" degli olandesi in scivolata su Icardi di turno non saprei bene chi ho voglia di sorpassare di più. Tutti e due, e ci leviamo il pensiero. E diamo pure uno schiaffetto in capa a quelli che stanno ancora pensando al Napoli che vince la Champions e la Roma che travolge l'Europa League.
Tutto può succedere, ma tra le cose più improbabili di questo universo piuttosto che queste due vincenti in Europa mi sembra più facile che i macachi si siedano al bar a dissertare di Immobile, o che io - sì anche io lo critico - e voi mentre andiamo dal panettiere ci ritroviamo a fare più di 30 gol in Serie A. Immagino, e lo dico per me, quando lo critico (dopo il lockdown mi è capitato) ma pure per voi, che se ci sedessimo su una montagna d'oro saremmo capaci di dire che è scomoda. E tra 20 anni diranno di noi: "Ve li ricordate, quelli che criticavano Ciro Immobile?". E tutti giù a ridere di noi.