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    Laziomania: Immobile incancellabile, futuro in dubbio per Sarri

    Laziomania: Immobile incancellabile, futuro in dubbio per Sarri

    • Alessandro De Felice
    Troppo Bayern Monaco per la Lazio. Il sogno è svanito. La formazione bavarese riporta sulla terra i biancocelesti. Basta un tempo di gioco a Kane e compagni per spegnere le velleità dei biancocelesti e chiarire il discorso qualificazione. Ma se il campo premia la squadra più forte, dall'altra parte resta il rammarico in casa biancoceleste per le occasioni sprecate nel finale dell'andata e da Ciro Immobile all'Allianz Arena. Una chance colossale che ha cambiato il corso degli eventi e della storia. 

    LIVELLI - "È passata la squadra più forte". Dritto al punto. Maurizio Sarri non usa giri di parole in conferenza stampa. L'allenatore della Lazio sottolinea il divario tecnico tra la sua squadra e quella di Tuchel. La Lazio ci ha provato, mettendo in campo le armi a disposizione, ma la qualità e l'organizzazione dei tedeschi è apparsa di gran lunga superiore. Se all'andata, nell'ordine, Kimmich, Kane, Sané e Musiala ci avevano provato senza fortuna nel primo tempo, questa volta il Bayern sfrutta al meglio tutta la sua qualità per ribaltare agevolmente il discorso qualificazione. De Ligt è una diga e si trasforma in assistman volante, Guerreiro un motorino perpetuo mentre Sané e Musiala si alternano in azioni personali in cui mixano qualità e velocità, senza dimenticare (e impossibile farlo, guardando il tabellino) la rapacità sotto porta di Kane, che è implacabile. A tutto questo si aggiunge la riaggressione immediata del Bayern, che nonostante un atteggiamento spregiudicato concede molto poco alla Lazio. Due livelli differenti percepiti anche dopo il 3-0 e la doppietta di Kane, con la squadra tedesca che sceglie di amministrare e nonostante ciò rischia pochissimo in difesa e va vicina al poker. 

    RIMPIANTI - A posteriori resta il rammarico per quelle chance sprecate all'andata con Isaksen prima del gol dell'1-0 su rigore e di Felipe Anderson nel finale. Ma l'occasione di Immobile al 35' all'Allianz Arena è di quelle che fatichi a cancellare dalla memoria. Una chance unica, nell'unico blackout della difesa bavarese, sullo 0-0, con la possibilità di portare il risultato complessivo sul 2-0 a poco più di un tempo dalla fine del doppio confronto. Una sliding door che assume un significato specifico ancora più importante poco più tardi, quando sul capovolgimento dell'azione Kane firma il vantaggio del Bayern con un colpo di testa da pochi passi. Un'occhiata che difficilmente l'attaccante della Lazio dimenticherà. 

    BILANCIO POSITIVO - L'avventura della Lazio in questa Champions League non può che essere giudicata positivamente. La squadra di Sarri ha conquistato con un turno d'anticipo l'accesso alla fase a eliminazione diretta dopo in girone altalenante in cui è risultato decisivo il fattore casalingo, prima di battere una corazzata del calibro del Bayern Monaco nel primo round degli ottavi. Un percorso che aggiunge ulteriore esperienza al bagaglio dei calciatori della rosa di Sarri. E pensare che qualcuno dava i biancocelesti già per spacciati prima dei sorteggi della fase a gironi, prevedendo una lotta sfrenata per gli altri club nel 'contendersi' la Lazio a Nyon. 

    RIPARTIRE - L'obiettivo della Lazio è quello di smaltire rapidamente la delusione e ripartire in campionato. Come ha ammesso lo stesso Sarri in conferenza, il potenziale di questa squadra è superiore a quanto recita ora la classifica. Seppur con tante defezioni dopo la sciagurata direzione arbitrale di Di Bello contro il Milan, la Lazio deve mettersi alle spalle le sconfitte contro Fiorentina e rossoneri e ripartire subito con una vittoria contro l'Udinese per continuare la caccia a un piazzamento europeo. L'obiettivo minimo di questa stagione. 

    COPPA ITALIA - Un traguardo che può arrivare attraverso la 'scorciatoia' della Coppa Italia. Con l'eliminazione dalla Champions League e il quarto posto sempre più lontano (e quasi definitivamente sfumato), la vittoria di un trofeo rappresenta per Sarri e i suoi l'opportunità per rimediare a un cammino in campionato finora deludente. E per il tecnico toscano c'è proprio il passato nel destino: la Juventus. Un doppio confronto durissimo che arriverà con la sfida di campionato con i bianconeri e il derby contro la Roma a stretto giro. Un concentrato di impegni probanti e un calendario che ancora una volta certamente non sorride alla Lazio. 

    NUOVO CICLO - "I contratti lasciano il tempo che trovano" e "La squadra non è giovane quindi qualcosa si farà". Maurizio Sarri ha ribadito ancora una volta la possibilità per la Lazio di aprire un nuovo ciclo. Ma con o senza di lui? Un quesito importante su cui si interroga l'ambiente. Certamente in estate andrà fatto qualcosa di importante sul mercato per rinnovare la rosa, ma l'interrogativo legato alla guida tecnica resta irrisolto e risulta fondamentale chiarire la posizione del tecnico. Per programmare il futuro e gettare basi solide, da subito. 

    UN ERRORE TIRA L'ALTRO - Una menzione a margine, nella serata di Champions, la merita la notizia della squalifica per due giornate di Matteo Guendouzi dopo l'espulsione contro il Milan. Un altro errore da parte del sistema arbitrale e della Giustizia Sportiva, che va a peggiorare ulteriormente e creare ancor più danno alla Lazio dopo quelli già fatti da Di Bello & Co. nella serata di venerdì, come confermato dalle parole del designatore Rocchi a Open VAR. Il francese non solo non doveva essere espulso, con errore dell'arbitro in campo e del VAR che non interviene, ma viene fermato anche per due turni. Un beffa eccessiva che penalizza ancora la Lazio. 

     

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