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  • Laziomania:| Immaturi... da Champions

    Laziomania:| Immaturi... da Champions

    La sfida contro l'Inter avrebbe dovuto dare alla Lazio una certezza: quella di essere diventata grande, maturata a livello mentale soprattutto, e invece non è stato del tutto così. La sconfitta ci sta, e onestamente la squadra di Reja per buona parte del primo tempo sembrava essere padrona del campo in tutti i reparti, con un Ledesma signore del centrocampo, Zarate ancora sopra le righe e una difesa abbastanza solida. Paradossalmente il vantaggio e l'espulsione di Julio Cesar anziché fortificare la supremazia ha bloccato i biancocelesti, che pian piano hanno arretrato il baricentro ed hanno iniziato a subire gli attacchi neroazzurri.

    Due episodi poi hanno condannato una Lazio quasi inesistente nel secondo tempo: la punizione di Snejider e il gol di Eto'o dopo lo scivolone di Biava hanno di fatto tagliato le gambe a Dias e compagni, che una volta rimasti in dieci per la sciocchezza di Stefano Mauri non hanno più trovato il bandolo della matassa. La Lazio è dunque matura a metà. Deve ancora sforzarsi per diventare grande, e a quattro partite dalla fine del campionato possedere questa certezza vale come una medaglia a due facce.

    Quella negativa potrebbe non permettere alla squadra romana di concentrarsi al meglio sulle gare che arriveranno, mentre l'altra faccia potrebbe essere del tutto positiva: infatti la consapevolezza di non essere ancora cresciuti potrebbe accrescere l'attenzione nei giocatori. Una sconfitta con l'Inter ci può stare, non è certo una tragedia, anche grazie alla sconfitta dell'Udinese e a quella del Napoli che non hanno cambiato le sorti di un campionato ancora tutto da scrivere per quel che riguarda la qualificazione Champions. La Lazio può e deve farcela, lo merita: l'immaturità deve essere solo sintomo di 'pazzia' e voglia di non arrendersi.

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