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Laziomania: il trappolone del mercato di gennaio
La Lazio può perdere terreno morale, o lanciare le proprie ambizioni verso l'alto.
La dirigenza biancoceleste si colloca nell'invidiabile posizione di dover fare acquisti per un altro motivo. Semplicemente perché ha sbagliato, anche in maniera importante, il mercato delle seconde linee. Il bazar che avrebbe dovuto regalare ad Inzaghi una panchina degna l'ha resa cortissima, praticamente al suo fianco può avere ad oggi un papabile titolare, e tanti Primavera di belle speranze, almeno a giudicare dai minutaggi concessi.
Puntare ancora su Marchetti, Keita e Djordjevic è stato un errore. Non essere riusciti a darli via peggio ancora. Aver puntato su Leitner e Luis Alberto e Kishna (rientrerebbe nel primo gruppo, ma per minutaggio merita quasi lo status di nuovo acquisto), fa si che ora la società debba fare un mercato di rinforzo di risposta, e non di proposta. Deve rispondere alle prestazioni deludenti di Marchetti (che hanno fatto far bella figura a Strakosha, ex Primavera), al mancato rinnovo di Keita (ma lo strappo è datato un mercato fa) e all'incidenza pari a 0 di Djordjevic sotto porta. Ed ecco i tre bersagli, con qualcosina in mediana a rispondere alle roboanti prestazioni di Leitner da un capo all'altro della panchina.
A gennaio aspettiamo ancora di sapere se c'è vita proprio su Leitner, su Luis Alberto (che in realtà li manda in Spagna, per togliere le tende) e su Kishna, segno che: 1) o avevano un gran da fare fino ad adesso, che ne sappiamo, arredare casa, visitare Roma, inseguire libellule sul prato; 2) oppure sono stati ritenuti fino ad ora non idonei ad un minutaggio onesto che ci aiutasse nel giudizio. Delle due l'una, contro il Crotone potrebbero avere un'occasione. Ammesso che Inzaghi non decida di far giocare Lombardi e avanzare Milinkovic. A quel punto, il messaggio diventa chiaro: a loro, e alla società. E siamo solo all'inizio di questo immenso trappolone, che non risucchia solo chi fa bene, veramente bene.