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    Laziomania: il sorteggio Champions migliore possibile,  Sarri, niente scuse!

    Laziomania: il sorteggio Champions migliore possibile, Sarri, niente scuse!

    • Luca Capriotti
    In un mondo ideale, l’amico statistico a cui Sarri si è affidato per studiare le combinazioni del calendario della Serie A manderebbe un messaggino al mister per dirgli: hai visto che karma? Per non dire altro. La Lazio pesca il girone di Champions League più abbordabile dell’intero sorteggio, a parte forse quello del City (che bisogna dire, non è che ne avesse bisogno). 

    UN SORTEGGIO ABBORDABILE - Per una terza fascia, probabilmente è stato il miglior girone possibile, o quasi. Certo, l’Atletico è una macro-corazzata, e beccarla in seconda fascia non è stato un affare. Ma ditemi, in prima fascia, chi potevamo beccare di meglio del Feyenoord. I tifosi della Lazio, per vari motivi storici, pensano sia un girone V per Vendetta. Ci sono tanti temi che girano intorno alle squadre estratte, alcuni pure recenti: le buste di pipì piovute intorno a Sarri da parte dei tifosi del Feyenoord, la trasferta in Scozia (i laziali si sono chiamati e rappresentati spesso come “scozzesi in terra inglese”, ma non sono vicini per tante caratteristiche extracalcistiche ai tifosi del Celtic), e ovviamente il Cholo Simeone, uno degli eroi indiscussi del secondo Scudetto biancoceleste. Insomma, quanti ricordi. E quante cose da saldare, tra cui la discesa in Conference dello scorso anno, quello sì, uno sgarbo da prima fascia. Al netto dell’enfasi e dei corsi e ricorsi, si tratta senza dubbio di un sorteggio abbordabile. Il migliore possibile, o quasi. Gli osservatori esterni possono dirlo, e francamente non credo che le squadre sorteggiate con la Lazio “ve se litigano”, come recita un simpatico adesivo dei tifosi della Roma. In terza fascia, la Lazio di Sarri era un cattivo cliente. Ma ora bisogna diventarlo, un cattivo cliente. 

    CATTIVERIA - C’è quel video di Sarri, ai tempi del Napoli, ai tempi in cui doveva e voleva palleggiare in faccia al Manchester City, che i tifosi della Lazio stanno ricondividendo. Di certo, la Lazio è stata costruita anche per alzare il tasso di cattiveria. E di palleggio. Tutti crismi che serviranno di fronte ad avversari tosti, ma in generale in qualsiasi match di Champions League. Io sono uno di quelli che, al netto di analisi doverose, non crede minimamente che la Lazio sia quella di queste due prime giornate. Ma mi chiedo: sarà la Lazio europea un po’ frastagliata, spesso rinunciataria, spesso un po’ scema a cui ci ha abituato Sarri? Sarà una Lazio che mal sopporta l’impegno infrasettimanale? Perché è stata costruita per sopportarlo meglio, anzi bene. Ci sono alternative in ogni ruolo, Sarri ha quasi due squadre. Di pari livello? Difficile dirlo, però il gap tra panchinari e titolari si è assottigliato, e in generale c’è materiale per fare più competizioni. La qualità di questo materiale dipenderà di certo dal talento, ma pure da Sarri: sarà in grado di farli giocare, coesistere, ambientare, in tempi cristiani? Sarà in grado di sconfiggere il vero pregiudizio su di lui?

    IL SARRI EUROPEO - Va sfatato, va detto, il Sarri europeo. Un po’ scazzat*, un po’ rognoso, senza grosse motivazioni. La Champions League lo rivitalizzerà? Sarà in grado di dispiegare il potenziale della rosa, o giocherà sempre con 13-14 giocatori? Avrà qualche scusa nella manica, come sempre? Ecco, una roba che quest’anno non vorremmo sentire sono le proverbiali scuse del nostro mister. L’erba troppo alta. Il sorteggio (dai, almeno quello facciamocelo andare bene mister). Il caldo, il freddo, il tepore, l’arbitro, il VAR, la UEFA e i suoi calendari, giocare alle 12.30, alle 15, alle 18.30. Insomma, tutto quel paniere di scusanti con cui ogni tanto ci allieta. Fa parte della sua comunicazione, della sua persona, e sicuramente sarà pure un modo nobile per non parlare di altre cose, o di alzare il tiro su tematiche importanti, o per spostare il tiro, per difendere la squadra. Però un po’ sono stucchevoli. C’è sempre bisogno di un amico che lo dica: basta scuse, il sorteggio è buono, la Champions è una bellissima avventura da godere insieme. E allora godiamocela, senza lasciarci trascinare in strane cospirazioni matematiche, o senza misurare il grado acqueo di umidità dell’erba di ogni singolo campo d’Europa. Occupiamoci di costruire una mentalità europea diversa, piuttosto.

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