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Laziomania: 'O me o Sarri'. Lotito ha scelto, ridimensionato Tare
ARTEFICE - Ok, ma chi la sta facendo? Questa è la vera domanda. Il nostro ds ha finalmente compreso il suo ruolo, i limiti dello stesso, si è piegato ad una concezione più manageriale dell'allenatore? Da Inzaghi a Sarri la vera rivoluzione non è tattica, ma di concetto: siamo passati da un allenatore alleato e sodale del ds ad uno che ha in testa caratteristiche e giocatori, e non ama essere preso in giro. E non ama che gli si rifilino pacchi, presi per esigenze poco tecniche. Chi scrive vi dice, con tanti condizionali, che sarebbe molto felice se fosse così: Tare che capisce, torna all'ovile, fa il suo lavoro e basta. Ma il potere, una volta preso, diventa una dopamina: non se ne può fare a meno, se ne vuole di più, non di meno. E allora, chi sta facendo questo calciomercato?
IL CREATORE - Pare che sia tornato in campo il signor Claudio Lotito. Dopo anni in cui forse ha perso un po' il polso della situazione a Formello, il nostro ha acceso tutta la potenza dei suoi cellulari per una sessione di calciomercato come Sarri chiede, e la necessità comanda. In un anno di forte cambiamento ulteriore, l'anno che non si può sbagliare, Lotito ha messo in campo una promessa a Sarri, e vuole mantenerla. E per farlo, senza strappi, ha preso campo, margine di manovra, ha ripreso le redini in mano. Togliendole a qualcun altro, a cui non resta che sbraitare alle feste di bile e di rabbia. Chi sta aiutando Lotito? Secondo me il nome lo sapete, lo avete trovato su tutti i giornali. È un suo uomo, stavolta. Che segue le richieste di Lotito, che sono quelle di Sarri. Che non sabota il calciomercato.
TARE - Da qui a parlare di addio di Tare ce ne passa. Il ds è orgoglioso, vuole rispetto e considerazione. Dopo tanti anni, in cui ha mandato avanti la baracca da solo, non capisce (e forse non può capire) questo improvviso cambio di rotta. E non ha la lucidità di lettura per muoversi di conseguenza. Pensa alle dimissioni, ad un anno dalla fine del contratto? Pensa a come riprendere quota? Pensa a come riprendere stima e considerazione? Ha in testa altri lavori, vorrebbe a questo punto mollare? Va davvero al Parma? Gode di molta stima in giro, ha idee e talento, ultimamente a Roma lo danno per appannato, forse a torto, forse a ragione. Di certo con Sarri non è scattato l'idillio. Di certo il mercato richiesto non è stato fatto. Nella testa di Tare si agiteranno tante idee, ma di certo, tra tutti questi acquisti, pochi portano la sua firma. Forse solo Gila, nemmeno Maximiano. Una resa totale.
LA FINE - È la fine della sua era? Per esperienza, il ds non ha ancora finito i suoi colpi, le sue chance. Ha subito una forte battuta d'arresto, ma non ha perso la guerra. Di certo però ha perso tanto in termini di orgoglio e stimoli (ammesso che ne avesse ancora). Potrebbe andare via o decidere di aspettare in riva al fiume. Lotito è umorale, ha convinzioni ferree ma i suoi amori possono passare. Sarà il campo a dare ragione a Sarri e alla sua corrente. Al netto della Cessione.
LA CESSIONE - Al netto di una Lazio che acquista (e mancano ancora un terzino sinistro e una mezzala, oltre ai due portieri) ci sarà la Cessione. Chi andrà via? Dalla risposta a questa domanda dipenderà molto del cammino di questo gruppo, rinnovato e rifondato. Milinkovic Savic? Sarebbe l'anno necessario: il prossimo sarà quello della scadenza, troppo rischioso portarlo laggiù. Arriverà la giusta proposta? L'altro papabile è lo spagnolo riottoso e artista, Luis Alberto. Non sono pronto per una sua cessione, ma anche lui è una delle possibilità. Siamo al bivio: decidete voi quanto perdiamo se dovesse andare via Milinkovic, se dovesse andare via Luis Alberto. Ma da qui dipenderà anche l'esito di questo calciomercato, della guerra civile con Sarri, il futuro di Tare e forse quello della Lazio stessa. Decidete voi cosa augurarvi, io un'idea chiara ce l'ho, da anni.