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Laziomania: Il Bodo ha più qualità anche di Luis Alberto?
LA COMUNICAZIONE - Solo una piccola precisazione. Il loro allenatore ha letteralmente scaricato fango sulla loro panchina. Vi ricordo solo che il nostro, al contrario, quando Muriqi veniva sbeffeggiato ad Auronzo ha difeso a spada tratta un suo calciatore, minacciando di far chiudere le tribune. Se vi sembra poca, la differenza di stile, forse non sapete cosa sia, lo stile.
BODO > LUIS ALBERTO - Ancora mi riesce difficile immaginare che una squadra possa prenderne sei dal Bodo e poi farsi pure sbeffeggiare dal suo stesso allenatore, ma le cose belle succedono, a loro succedono spesso queste a mazzi da sei, e viene da chiedersi semmai troveremo requie dalle battute sul tennis, i meme, le continue prese in giro.
Dateci riposo, per qualche anno perdete in maniera normale, per favore. Ma veniamo alla Lazio, che non incontra l'arrembante Bodo ma un onesto Marsiglia. Lo voglio dire subito, mi devo sforzare per parlare della Lazio perché nel frattempo arrivavano a raffica notizie dalla Norvegia, c'è chi aveva visto un redivivo Tore Andr Flonaldo fare 5 gol, chi ha parlato di dream team composto da 11 Haaland, chi invece ha pensato al Monster team di Space Jam. E niente, la corazzata Bodo avrebbe fatto forse a fette questo Marsiglia dai nomi senza fatti. La Lazio, alla fine, ha ricevuto qualche conferma, e forse pure qualche possibile polemica.
QUE PASA, LUIS ALBERTO - Tutto ruota intorno a Luis Alberto, perché questa è quella settimana all'anno in cui viene messo in discussione. Sarri pensa che non possa giocare con Milinkovic, pensa che sia inadatto ai ritmi alti, che sia lento, che copra poco. Io continuo a vedere una duplice strategia di Sarri: sta dicendo la verità, e forse sta chiedendo qualcosa di più allo spagnolo. Qualcosa di speciale in una stagione cominciata in maniera strana, che ora deve decollare. La risposta di Luis Alberto dovrà essere il campo, le giocate come contro l'Inter. La risposta la Lazio continua a darla: contro i francesi è gara tosta, ravvicinata dopo la dispendiosa corsa intorno a Dimarco di domenica, ma la Lazio si ferma solo per i legni e un po' di sfortuna.
CATALDI TIME - Voglio dire un'altra cosa: un altro da cui mi aspetto il salto è Danilo Cataldi. Lo ha detto Sarri, lo ripeto a pappagallo io: è adatto, molto adatto all'idea che il tecnico ha di quel ruolo. Leiva forse ha perso un po' di mobilità, e compensa con personalità e intelligenza tattica. Ma Cataldi veramente può giocarsi le sue chance. Siamo in una settimana strana, Danilo: la Figc ci chiede di essere educati, il dito di Sarri è più minaccioso di un pugno di Dumfries, non è detto che anche il nostro ex Primavera non si ritagli uno spazio decisivo. Io lo spero, per lui.
CHIOSA DOVEROSA - Chiosa doverosa, purtroppo. La Lazio, a proposito di questa settimana, ha subito l'ennesima auto picconata. L'ha data Bernabè, questo falconiere spagnolo da anni a Formello, che si mette a fare lo scemo e i saluti romani con la maglia della Lazio addosso, in campo. A nessuno piace che abbia perso il lavoro, ma questa società e i suoi tifosi fannl una fatica bestia a scrollarsi di dosso la nomea di fascisti, è una lenta separazione da elementi che lo sono, uno scrostarsi addosso anni di fango antidemocratico. E niente, questo falconiere ci ha ributtato addosso una quintalata di qualcosa che sembra fango ma non è. E le sue interviste non ci stanno aiutando. Cerchiamo di non picconarci da soli, ci sono già gli altri che lo fanno in abbondanza.