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    Laziomania: primi della Capitale? No, gli unici. Roma umiliata come mai: first reaction, shock!

    Laziomania: primi della Capitale? No, gli unici. Roma umiliata come mai: first reaction, shock!

    • Luca Capriotti
    L'avresti detto mai? Roma umiliata, Lazio perfetta. Non solo i primi della Capitale, ma gli unici. In campo c'è stata solo la Lazio nel derby contro la Roma. Un dominio assoluto, totale, incredibile, che a memoria faccio fatica a ricordare. Successo poche volte così largo, così netto per tutta la partita, in ogni zona, in ogni duello, sempre e ovunque. La Roma super favorita (che però contro le big ha sempre faticato) umiliata come mai, affranta, annichilita. Ha vinto la squadra che ha capito davvero il derby. Ho letto su Facebook un commento che calza a pennello: first reaction, SHOCK.

    CAPIRE IL DERBY - La forza di questa Lazio si è vista subito: ha capito nel profondo il derby, l'ha interpretato come tutti i derby dovrebbero essere vissuti. Correndo a tremila, mangiando il prato e mordendo caviglie, pallone, spazio e tempo. Non c'è mai stata partita, la Roma non ha mai messo in difficoltà la Lazio. Appena Inzaghi ha avuto qualche giorno in più per preparare la partita, ha messo nel sacco Fonseca. Questo derby la Lazio lo ha dominato ovunque, tatticamente, fisicamente, nei duelli. Ha vinto una squadra, contro una banda di spaesati, che hanno subito sempre, si sono fatti abbattere metro dopo metro, respiro dopo respiro, anima dopo anima. Ha vinto la squadra di Lazzari, ha perso quella di Ibanez. SHOCK.

    ANIMA DEL GRUPPO, FUOCO DEI SINGOLI - L'anima della Lazio ha giganteggiato, quella della Roma di fatto non è mai uscita, mai scesa in campo, è rimasta dietro i denti, mentre quella biancoceleste ruggiva. Contro la terza in classifica che ha fatto solo un tiro in porta, grazie al coro perfetto dei giocatori della Lazio. Alla fine tutta la panchina abbracciata aspettava insieme la fine, saltando: immagine decisiva di un gruppo che ha faticato, decimato all'inizio della stagione, ma non ha mai mollato. Nel coro, il fuoco dei singoli: Lazzari ha letteralmente divorato la sua faccia, Luis Alberto è il vero padrone del pallone, decide lui dove va, che fa, in quale porta si infila. La Lazio cercava la partita della svolta, eccola. La Lazio cercava il momento di dimostrarsi, di urlare a tutti che c'è ancora, che è in grado di lottare fino alla fine, con 3 successi di fila. Nel derby più delicato, difficile, la Lazio è uscita fuori urlando in maniera forsennata che non molla niente, che fino all'ultimo ci sarà, contro tutto e tutti. 

    TUTTO INZAGHI  - Vince la squadra che ha saputo apprendere dal proprio allenatore il nettare derby, che ha un sapore forte, non può essere giocato come una partita qualsiasi, o peggio come una partita brutta qualsiasi. Fonseca non lo ha capito questo derby, non l'ha caricato prima, non l'ha cambiato in corso d'opera con i suoi cambi. Ed è stato umiliato con un tris in faccia, da un Inzaghi che ancora non ha terminato la sua era, il suo ciclo, che è il padre vero della crescita incredibile di questo gruppo e nello stesso tempo ne è il cemento e la voce, la tensione e la voglia di vincere, di non perdere mai, di attaccarsi a tutto, ad ogni centimetro, ogni scelta. L'avresti detto mai? Vince la squadra che, lasciatemi dire, mettete sempre dietro, che non considerate mai, che pensate sempre morta in partenza. E che vi smentisce sempre. First Reaction, SHOCK

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