Laziomania:| Poco gioco. Reja, attacca!
'Le amichevoli estive lasciano il tempo che trovano'. Così dicono i più, e forse è vero. 'Il risultato non conta', certo, anche questo è indubbio, ed è anche gusto dire che 'le gambe sono imballate e pesanti'. Tutto vero, ma contro l'Osasuna, così come contro lo Slavia Praga, la Lazio ha lasciato a desiderare non solo dal punto di vista fisico, ma anche e soprattutto tattico. La nuova Lazio sembra essere simile a quella dello scorso anno, quindi con pochi schemi offensivi e poco oliati.
Sembra quasi che il pallone debba arrivare lì davanti, e poi o Klose o Cissè debbano in qualche modo fare la differenza. Un po' quello che si chiedeva a Zarate e Floccari lo scorso anno, con pochi risultati. Un attacco, con un rifornimento di palloni poco prolifico, non può inventarsi grandi cose. Questa squadra ha grandi potenzialità ma un limite importante: l'atteggiamento difensivista.
Un atteggiamento ormai superato, sicuramente un tipo calcio che paga in alcuni casi, ma che con un reparto offensivo con i vari Klose, Cissè, Hernanes, Zarate non può essere sviluppato. Il punto di forza della Lazio è l'attacco, e sull'attacco si deve puntare: quattro giocatori di valore assoluto che con un po' di intelligenza tattica e qualche sacrificio possono convivere. Anche tutti insieme, basta volerlo. I giocatori di qualità possono giocare insieme, anzi, devono farlo.