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Laziomania: Felipe Anderson alla Cristiano Ronaldo, chi fa posto a Candreva?
C’era una volta un ragazzo venuto dal Brasile, un ragazzino timido ed impaurito del nuovo mondo in cui era stato proiettato. Per un anno e qualche mese i laziali lo hanno aspettato e criticato, coccolato e bacchettato ed ora è davvero arrivato. Felipe Anderson si è preso la Lazio ed i tifosi gongolano, così come Tare e Lotito che hanno sempre creduto in lui, anche per giustificare una spesa che fino a qualche settimana fa sembrava folle. “Le qualità del giocatore si vedono, manca di carattere e di continuità”, questo il commento di tutti o quasi sul numero 7 biancoceleste che ora è cambiato radicalmente perché è arrivata la continuità, con essa prestazioni positive e consapevolezza dei propri mezzi dunque fiducia e carattere.
Il brutto anatroccolo della Lazio è diventato un cigno bellissimo, i tifosi sono impazziti per lui, per le sue progressioni, gli assist ed i gol: 5 segnature nelle ultime 5 partite condite anche da 4 assist. Visione di gioco, altruismo quando è necessario ed egoista quando decide di far gol. Contro la Samp ha regalato due cioccolatini che Parolo prima e Djordjevic poi hanno dovuto solo assaporare, senza nemmeno il gusto di scartarli, ha fatto tutto lui ed in più, il gol da trenta metri: un calcio messo dentro con una naturalezza disarmante per Viviano che a fine gara lo ha definito: “Spaziale” e per Mihajlovic che lo ha paragonato addirittura a Cristiano Ronaldo (forse esagerando).
Ancora presto per fare paragoni così importanti e lo sa anche lui che nel dopo gara ha detto di essere un fan di CR7 non di certo di essere come lui ma talvolta gli somiglia, quando il pallone gli si incolla al piede e supera gli avversari come birilli, come se fossero degli ostacoli piantati a terra, senza che loro possano opporre resistenza, incredibilmente veloce e tecnico. Felipe Anderson si è preso la Lazio ed ora è diventato il titolare. Candreva lunedì sedeva in panchina, ma come potrà Pioli lasciarlo fuori al derby? E come potrà lasciare fuori anche Mauri e Djordjevic? E’ il momento delle scelte, per il tecnico non sarà facile domenica non c’è una partita qualsiasi, c’è la stracittadina.